IL FOCOLAIO PIEVE DI SOLIGO Tu chiamale se vuoi, emozioni. Ma l'esito sanitario

IL FOCOLAIO PIEVE DI SOLIGO Tu chiamale se vuoi, emozioni. Ma l'esito sanitario
IL FOCOLAIOPIEVE DI SOLIGO Tu chiamale se vuoi, emozioni. Ma l'esito sanitario è disastroso: contagiati 18 su 35. Un lungo post l'11 ottobre dava conto dell'emozione da debutto...

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IL FOCOLAIO
PIEVE DI SOLIGO Tu chiamale se vuoi, emozioni. Ma l'esito sanitario è disastroso: contagiati 18 su 35. Un lungo post l'11 ottobre dava conto dell'emozione da debutto della corale di Barbisano dopo i lunghi mesi di silenzio dovuti al Covid. Ma dopo quella data, quel concerto e quel post, la metà della compagine ha iniziato ad accusare sintomi compatibili con il coronavirus. I tamponi eseguiti hanno tolto ogni dubbio. E nella zona la notizia ha spinto molti cori della Pedemontana ad annullare le prove a scopo precauzionale. «Nessuno dei contagiati però è sottoposto a trattamento ospedaliero - conferma però il direttore generale dell'Usl Francesco Benazzi - per fortuna il focolaio è stato subito individuato. Ora stiamo testando tutti i famigliari». Ma davvero il concerto è stato fatale per la curva del Covid? «Ci riserviamo di fare ancora qualche approfondimento - specifica Benazzi - per capire meglio da dove si sono originati i contagi. Stiamo utilizzando lo stesso metodo usato per l'Aja». I concerti di Natale 2019 poi lo stop. Ma dalla scorsa estate la corale della frazione di Pieve di Soligo ha ripreso le prove.

LE MOTIVAZIONI
«Dopo i mesi senza prove né concerti, ritrovarsi a cantare di nuovo insieme prima dell'estate è stata un'emozione grandissima. Le nuove regole, le nuove abitudini e le accortezze necessarie alla sicurezza di tutti non hanno tolto nulla al piacere di unire di nuovo le nostre voci, alla complicità dei nostri sguardi e al gusto di una risata insieme», scrivono i cantori. «Ma non ci bastava». Ecco quindi l'invito di Elevazione musicale e Atena Flute Quartet in occasione del 50° anniversario della scomparsa di Mons. Giovanni cavalier Pasini, per sabato 10 ottobre nella Chiesa Parrocchiale S.S. Pietro e Paolo di Soligo. «Ieri sera abbiamo partecipato al primo concerto della stagione, il primo dopo i concerti del periodo delle festività natalizie». L'entusiasmo, l'emozione. Poi però i sintomi e il contagio: all'interno del coro un cluster di positivi al coronavirus. «Male alle ossa, sintomi influenzali, tosse. Una specie di influenza- confermano alcuni coristi- sintomi lievi, ma la preoccupazione per il virus». Non parlano volentieri, tutti in quarantena, e in attesa di poter riprendere le redini delle proprie vite. «Dove sia avvenuto il contagio non è ancora chiaro - aggiunge una persona dell'entourage del gruppo - io mi sono sentito male poco dopo». Dei 35 testati 18 sono risultati positivi. Ma tutti sono stati messi in quarantena precauzionale, e attendono il prossimo tampone previsto per martedì. Incredulità nelle loro parole. «C'è sempre stata la massima attenzione al distanziamento», ribadiscono.
LE CONSEGUENZE

«Non sappiamo ancora in che modo si è sviluppato il focolaio, tuttavia per fortuna non ho notizie di casi gravi - conferma il sindaco Stefano Soldan, che non era presente al concerto di sabato 10 - auguro a tutti i coristi di ristabilirsi al più presto». In Germania tra le linee guida d'ingresso è chiesto di specificare se si è cantanti o si fa parte di un coro. Nelle nuove direttive diramate ai docenti in Italia si chiede di astenersi preferibilmente dal praticare sport in palestra o luoghi chiusi, e insieme di evitare se possibile la pratica corale. Questo perchè la respirazione e la fonazione possono far circolare gocce di saliva responsabili della trasmissione del virus. Tutti i membri della corale sono ora in quarantena: per i 18 negativi la misura potrebbe decadere martedì.
E.F.
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Il Gazzettino