IL DUBBIO BELLUNO Bilancio dell'Aci Belluno pubblicato on-line, Gianpaolo Bottacin,

IL DUBBIO BELLUNO Bilancio dell'Aci Belluno pubblicato on-line, Gianpaolo Bottacin,
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IL DUBBIO

BELLUNO Bilancio dell'Aci Belluno pubblicato on-line, Gianpaolo Bottacin, socio ed ex presidente del Club di Palazzo Cappellari Della Colomba, si chiede chi organizzi la Coppa d'Oro e cosa si aspetti a fare un nuovo bando. Il timore è che Aci Roma possa far valere il credito che ha nei confronti di Aci Belluno (circa 700 mila euro) chiedendo il prestigioso marchio della Coppa d'Oro delle Dolomiti. Lucio De Mori, presidente del Club, rassicura che prima di settembre, prima cioè di mettere a calendario la prossima edizione, il consiglio direttivo valuterà le azioni da intraprendere. «Vedo un calo di entrate avverte l'ex presidente dell'Aci Belluno e ci si chiede chi organizza la Coppa d'Oro e per conto di chi, visto che il marchio è di Aci Belluno. Inoltre, se Aci Belluno incassa 140mila euro in meno rispetto al nostro direttivo, come si giustifica dal punto di vista erariale questa mancata entrata?». Appena terminata la Coppa d'oro delle Dolomiti, che ha fatto la tradizionale passerella in piazza dei Martiri proprio sabato mattina, i riflettori continuano ad essere accesi su uno dei marchi che più sta a cuore agli appassionati delle gloriose quattro ruote. «La domanda che mi sono posto, quando ho visto il bilancio incalza Gianpaolo Bottacin è se era stato fatto un bando o se c'è l'intenzione di farne uno per l'organizzazione della Coppa d'Oro, così come aveva fatto Paolo Stragà prima del nostro direttivo». Lo stesso Bottacin da presidente, emanò un bando che aveva visto la partecipazione di tre soggetti. Vinse Alessandro Casali, responsabile della Meet, che già aveva organizzato la Mille Miglia: si aggiudicò la Coppa d'Oro per 140mila euro all'anno. Una cifra che sembrava alta e, in effetti lo era, dal momento che è in piedi una causa per l'ultima annualità, mai saldata da Meet. L'attuale presidente Lucio De Mori, eletto da solo qualche mese, rassicura Bottacin che «non stiamo dormendo sugli allori. Roma ci deve dire se ci sono utili per l'edizione 2019, appena terminata. Non vediamo perchè dobbiamo dannarci. Ciò che è certo è che non faremo un bando come ha fatto il direttivo di Bottacin, le cui conseguenze sono note a tutti ribadisce De Mori -. Hanno trovato una persona che, visto il prezzo alto che ha proposto, non è riuscito a pagare». Il presidente dell'Aci Belluno quindi ribadisce: «Prima di metterci in quella condizione, faremo una valutazione ponderata». La gara dovrà essere messa in calendario a settembre, «bene, prima di allora andrà in Consiglio. Mi chiedo se Bottacin rappresenti se stesso o una cordata? Ribadisco, non abbiamo fatto azioni che non siano nell'interesse del club», chiude piccato Lucio De Mori.

Federica Fant
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Il Gazzettino