Il direttore se ne va Parco nella bufera

Il direttore se ne va Parco nella bufera
Parco del Sile ancora nel caos. Enrico Specchio, il direttore che era stato indicato dalla Regione, ha rassegnato le dimissioni in modo irrevocabile. Così l'ente si ritrova...

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Parco del Sile ancora nel caos. Enrico Specchio, il direttore che era stato indicato dalla Regione, ha rassegnato le dimissioni in modo irrevocabile. Così l'ente si ritrova un'altra volta senza guida tecnica. Per il momento è stata messa una toppa affidando le funzioni a Stefano Bucci. Ma si è in una nuova situazione di stallo: il Parco è di fatto paralizzato. L'ennesima impasse è stata duramente sottolineata anche dai revisori dei conti: «Il ruolo di direttore risulta vacante - hanno messo nero su bianco nella riunione del 18 marzo - si sollecita il consiglio dell'ente a procedere con urgenza alla nomina del nuovo direttore. In difetto, si riterrà il consiglio pienamente responsabile di tale inadempienza».

Ma i membri dell'assemblea del Parco nemmeno lo sapevano. E alcuni di loro davanti alla reprimenda sono andati su tutte le furie mettendo nel mirino la giunta guidata da Nicola Torresan. «La responsabilità della situazione in merito alla direzione dell'ente - attacca Romeo Scarpa, consigliere in quota Treviso, attraverso un'interpellanza urgente - è precisa responsabilità della Regione e del comitato esecutivo, che hanno sempre gestito la questione in modo centralistico e non conforme alla normativa vigente, proponendo fino a oggi persone prive dei relativi titoli, che sono state poi votate a maggioranza». Le opposizioni sono pronte a chiedere la convocazione di un consiglio straordinario per fare chiarezza una volta per tutte. Sia sul nodo del direttore che sul progetto da 600 mila euro per il rifacimento delle passerelle dei Burci di Casier in ferro e cemento. Per quanto riguarda questo intervento, inoltre, Scarpa ha diffidato il responsabile dal procedere con l'affidamento dei lavori «per presunte irregolarità nell'iter amministrativo e nell'appalto». Non è tutto. Tra le iniziative che l'opposizione ha in canna ci sono anche le dimissioni di massa dalle commissioni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino