Il Comune vota l'uscita da Udine e Gorizia Fiere

Il Comune vota l'uscita da Udine e Gorizia Fiere
LA DECISIONEUDINE Il Comune esce da Udine e Gorizia Fiere, ma con la possibilità di fare un passo indietro. Dopo il caso politico di una settimana fa, quando alla maggioranza...

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LA DECISIONE
UDINE Il Comune esce da Udine e Gorizia Fiere, ma con la possibilità di fare un passo indietro. Dopo il caso politico di una settimana fa, quando alla maggioranza mancarono i numeri per far passare la delibera, ieri il centrodestra non ha ripetuto l'errore. Anzi, sull'emendamento che permette la revoca alla dismissione delle quote, ottiene anche il sì di Prima Udine e M5S. Palazzo D'Aronco aveva motivato la necessità di uscire dalla società per i suoi ripetuti bilanci in rosso (700mila euro nel 2018), ma la decisione aveva scatenato le proteste dell'opposizione, che aveva accusato la maggioranza di rinunciare a decidere del futuro di un'area strategica del territorio. Ad ammorbidire l'uscita era stato l'emendamento della giunta, in cui si prevedeva la possibilità di revocare la dismissione nel caso di intervento della Regione per superare le criticità finanziarie della società. Il 20 dicembre la minoranza non aveva dato il suo appoggio, uscendo dall'aula e facendo mancare il numero legale. Ieri sera invece l'emendamento è stato approvato, anche con il sì di Prima Udine (L'intervento della Regione è un bene, ha spiegato il capogruppo, Enrico Bertossi) e dei grillini: «Abbiamo votato sì all'emendamento perché l'intervento della Regione va nella direzione di mantenere le quote nella Fiera ha detto Maria Rosaria Capozzi del M5S -. Uscire dal Ditedi invece rimane un errore enorme perchè sta diventando il punto di riferimento nel percorso di innovazione del comparto manifatturiero regionale. Anche qui sarebbe necessario coinvolgere la Regione: si tratta di società fondamentali per l'economia della nostra città».

MULTE PER LA PIPI' DEI CANI
Vita dura per chi sporca la città: il consiglio comunale ha approvato la mozione presentata dal capogruppo della Lega, Marcello Mazza, che impegna sindaco e giunta ad aumentare le sanzioni per l'abbandono di rifiuti: attualmente il regolamento comunale prevede multe dai 50 ai 300 euro. Saranno adeguate ai livelli stabiliti da Roma, che vanno da un minimo di 300 a un massimo di 3mila euro. La mozione approvata, però, chiede anche alcune modifiche. Una riguarda i proprietari di cani: le sanzioni saranno comminate anche nel caso non si pulisca la pipì del proprio amico a quattro zampe. Multe anche a chi getta per terra fazzoletti, pacchetti di sigarette o scontrini.
SPOSARSI IN FRIULANO

Mariditi in furlan. É questo lo slogan con cui Palazzo D'Aronco vuole lanciare la possibilità di sposarsi in marilenghe: codice civile e disposizioni saranno lette in friulano. Lo ha annunciato Pietro Fontanini, illustrando le linee comunali per la politica linguistica. Tra i vari provvedimenti, la segnaletica e le promozione di attività in versione bi o trilingue e la proiezione una volta al mese, in collaborazione col Cec, di audiovisivi in friulano.
al.pi.
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Il Gazzettino