Il comandante: «Non ci saranno altri casi Passaparola»

Il comandante: «Non ci saranno altri casi Passaparola»
La cattiva notizia è che il Comune ha perso una causa, quella buona è che l'esperienza è servita a risolvere un problema interpretativo e che, adesso, le concessioni di questo...

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La cattiva notizia è che il Comune ha perso una causa, quella buona è che l'esperienza è servita a risolvere un problema interpretativo e che, adesso, le concessioni di questo tipo hanno un iter più certo e veloce. È il comandante della polizia locale, Michele Tiozzo, a offrire una più dettagliata spiegazione della vicenda che ha visto contrapposti, di fronte al Tar, l'amministrazione comunale e i titolari del Passaparola, con la vittoria in giudizio di questi ultimi, dato che il Comune aveva fatto passare, senza produrre alcun atto, i 135 giorni previsti dalla legge per rispondere. «In passato spiega Tiozzo quasi sempre gli spazi esterni ai locali, sul Lungomare o sul Lusenzo, venivano assegnati come plateatici. Alcuni anni fa l'Agenzia del demanio, rivendicando la titolarità di alcune porzioni di terreno, aveva sanzionato pesantemente i relativi occupanti, esigendo anche gli arretrati. Per questo, quando è arrivata la domanda del Passaparola abbiamo ritenuto che non fosse di competenza dell'ufficio Commercio (plateatici) ma dell'ufficio Demanio (concessioni), anche per evitare che l'azienda in questione potesse, tra qualche anno, essere sanzionata. Il Tar, su ricorso dei titolari del locale, ha deciso che la concessione doveva essere rilasciata dall'ufficio demanio e così è stato. Ora ci sono altre società (ma sono, in tutto, meno di una decina) che si trovano in una situazione simile ma, per loro, la strada è già stata tracciata e il rilascio delle concessioni sta avvenendo secondo modalità molto più spedite». (D.Deg.)

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Il Gazzettino