IL CENTRODESTRA TREVISO «A Giancarlo Gentilini dico: bentornato». Fabio

IL CENTRODESTRA TREVISO «A Giancarlo Gentilini dico: bentornato». Fabio
IL CENTRODESTRATREVISO «A Giancarlo Gentilini dico: bentornato». Fabio Chies, coordinatore provinciale di Forza Italia, è propositivo: il rientro dello Sceriffo, benchè in...

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IL CENTRODESTRA
TREVISO «A Giancarlo Gentilini dico: bentornato». Fabio Chies, coordinatore provinciale di Forza Italia, è propositivo: il rientro dello Sceriffo, benchè in zona Cesarini, è di ottimo auspicio per la corsa alla poltrona di primo cittadino di Treviso. E allo stesso modo la pensa Mario Conte. Non importa se ci è voluto del tempo: il tanto sospirato endorsement è alla fine arrivato. Bene così insomma. «Auspicavo che la cosa avvenisse, siamo contenti di questa soluzione trovata all'interno della Lega. Perché è in casa che le cose dovevano chiarirsi. Ora il centrodestra manda un messaggio di compattezza» attacca Chies.

TERRENO COMUNE
Anche se l'accordo non è ancora stato ufficializzato, è dato per fatto da Forza Italia: «L'aver trovato un terreno comune è un messaggio importante per l'elettorato. Significa che siamo tutti persone di buonsenso. Che ai personalismi anteponiamo un disegno comune - prosegue il coordinatore provinciale di Forza Italia - Anzitutto abbiamo un'offerta unitaria per la città che non disorienta i cittadini. Abbiamo dimostrato che non ci perdiamo in diatribe e che miriamo al sodo. Ora con un programma comune possiamo davvero giocare bene la nostra partita». Il fronte marcia unito, quindi. Almeno per quanto riguarda Forza Italia che, dal tempo in cui la segreteria centrale ha dato il nulla osta, si è sempre dimostrata partner solida. «Lo saranno anche gli altri - commenta ottimista Chies vinceranno le resistenze o il disorientamento. La posta in gioco è troppo alta».
OLTRE LE POLITICHE
Le possibilità di vittoria aumentano come coalizione, ma per Forza Italia quali sono gli obiettivi da raggiungere? «Partiamo da un 10,7% delle politiche. In provincia di Treviso stiamo facendo un lavoro di ricucitura non indifferente. Speriamo di andare un po' meglio nelle amministrative, contiamo che si aggiungano i voti personali dei nostri nomi. Penso ad Andrea De Checchi, una certezza, ma anche ai voti di Letizia Ortica, che ha un suo ottimo elettorato. Ma abbiamo anche figure nuove, piene di energia». Davide Acampora potrebbe essere l'outsider di successo? «Acampora è un giovane molto interessante, che ha saputo ritagliarsi uno spazio perché ha una propria personalità. Ha anche un suo bacino di elettori. È innegabilmente un valore aggiunto». La sua storia politica non è stata sempre diritta. Entra in Forza Italia come papabile capolista? «È ancora presto per dirlo. Lui, a dire il vero, non ha chiesto né preteso nulla. Si è messo a disposizione del partito con voglia di costruire e umiltà. Queste cose le decideranno in segreteria in ogni caso, non spetta a me».
LA SQUADRA

Chies è molto fiducioso che la squadra a Treviso riesca a fare bene: «Ci stiamo rinnovando sul territorio. Abbiamo anche giovanissimi di valore, penso ad esempio a Francesco Dimiddio, studente di giurisprudenza cresciuto tra Pro Loco, volontariato e solidarietà. Anche lui credo possa fare davvero bene. Sono fiducioso». Sul fronte offerte, vi starebbe bene una delega all'urbanistica a Sandro Zampese? «Non sono cose che ci riguardano direttamente. I patti con Forza Italia sono che, in caso di vittoria, Andrea De Checchi sarà vicesindaco, del resto discuteremo a tempo debito. E credo sia una decisione che dovrà essere presa dalla Lega. Ora concentriamoci sulla campagna elettorale. Massima fiducia per il nostro candidato sindaco Mario Conte. E, insieme, ribadisco il bentornato a Giancarlo Gentilini».
Elena Filini
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Il Gazzettino