IL CASO VICENZA Per tre volte Tarek Abbassi - irregolare di 21 anni, condannato

IL CASO VICENZA Per tre volte Tarek Abbassi - irregolare di 21 anni, condannato
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IL CASO
VICENZA Per tre volte Tarek Abbassi - irregolare di 21 anni, condannato per spaccio e salito all'onore delle cronache per la fuga d'amore con una 17enne vicentina - sarebbe dovuto salire su un aereo ed espulso dall'Italia, e per tre volte in tre mesi qualcosa è andato storto e il rimpatrio in Tunisia è saltato. La prima a settembre - l'aereo ha un'avaria - poi a novembre (scatta la richiesta di protezione internazionale) e l'ultima lunedì scorso, quando Abbassi è stato condotto all'aeroporto di Palermo. Qui però la situazione si è congelata: ci sono state difficoltà nell'identificazione, inoltre l'avvocato del tunisino, Gabriele Amodeo, è riuscito a convincere le questure di Palermo e Trapani a condurre ulteriori accertamenti sulla sua situazione. Tarek è rimasto ancora una volta in Italia, «o almeno c'è stato fino a venerdì. Il rimpatrio può avvenire da un momento all'altro».

DUE RICHIESTE RESPINTE
Abbassi che, va ricordato, era arrivato 10 anni fa in Italia, aveva presentato domanda di protezione internazionale nel 2016 a Roma, rifiutata. Del fatto però non era stato informato l'attuale legale che ha inviato una nuova richiesta a novembre, corredata, a quanto spiega, da motivazioni inedite: «Qualora Tarek ritornasse in Tunisia andrebbe incontro a morte certa». Il 21enne in patria avrebbe avuto un rapporto sessuale con una ragazza i cui fratelli sarebbero intenzionati a vendicare il disonore subìto con il sangue. La richiesta comunque è stata valutata inammissibile alla luce del nuovo decreto Sicurezza per il quale vige la presunzione che le domande reiterate servano a ritardare l'espulsione. Ed è contro questo che l'avvocato punta l'indice: «Mettiamo a rischio i diritti umani, il decreto presenta evidenze di incostituzionalità».
LA STORIA CON LA MINORENNE

Per la famiglia della 17enne, scappata più volte di casa, questo nuovo stop è motivo di grande preoccupazione. La madre è certa che la figlia sia stata plagiata e teme che, una volta maggiorenne, scappi in Tunisia con il fidanzato. Intanto su Facebook la giovane non cede di un passo: nell'ultimo post, datato 8 dicembre, si scaglia ferocemente contro chi ostacola il suo amore: «Fatevi gli affari vostri - scrive - sono fiera di aver un uomo come Tarek, mia madre non si merita una figlia come me, io e Tarek presto saremo felici... io sono cresciuta in mano di Tarek e morirò tra le sue mani. Ti amo amore della mia vita».
b.man
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Il Gazzettino