IL CASO PORDENONE Tre artisti pordenonesi - Cesare Luperto, Massimo De Mattia

IL CASO PORDENONE Tre artisti pordenonesi - Cesare Luperto, Massimo De Mattia
IL CASOPORDENONE Tre artisti pordenonesi - Cesare Luperto, Massimo De Mattia e Laura De Micheli - hanno presentato un esposto alla Procura della Corte dei Conti affinché indaghi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL CASO
PORDENONE Tre artisti pordenonesi - Cesare Luperto, Massimo De Mattia e Laura De Micheli - hanno presentato un esposto alla Procura della Corte dei Conti affinché indaghi sull'azione amministrativa del Comune di Pordenone in merito alla concessione di contributi economici straordinari per la realizzazione del concerto di chiusura della rassegna Estate in città 2017, tenuto dal noto compositore Remo Anzovino in collaborazione con l'associazione culturale Il Fluire.

Massimo De Mattia - flautista e compositore - e l'attore Cesare Luperto (ai quali si è aggiunta in questo frangente anche Laura De Micheli, componente della Pordenone Poesia Community) non sono nuovi a prese di posizione contro l'Amministrazione Ciriani e contro l'«establishment» pordenonese (sono stati tra i firmatari dell'appello degli artisti in occasione dell'ultimo rinnovo del Consiglio di amministrazione del Teatro Verdi. In particolare i tre firmatari dell'esposto chiedono ai magistrati contabili di accertare la sussistenza di taluni profili, tra i quali il possibile conflitto di interessi fra i ruoli passati e presenti dei membri dell'associazione beneficiaria dei contributi e la natura dell'attività da essa realizzata nel tempo; la diseconomia gestionale dell'amministrazione comunale nell'erogazione di ingenti somme per un unico evento culturale; la disparità di trattamento rispetto agli altri enti richiedenti i contributi al medesimo titolo e, in generale, la distrazione di risorse economiche pubbliche per perseguire fini non conformi al pubblico interesse, con la conseguente ipotesi di danno erariale.
Oltre a ciò i tre firmatari chiedono che si accerti la puntuale corrispondenza fra le somme chieste a progetto e rendicontate dall'associazione con quelle successivamente ed eventualmente liquidate dall'amministrazione comunale.

I sottoscrittori - si legge in una nota elaborata dai tre firmatati (che si qualificano come tre cittadini pordenonesi) - ritengono che tale iniziativa sia un atto dovuto nei confronti di tutta la cittadinanza, sul quale sin da ora dichiarano che si asterranno da ogni tipo di polemica o strumentalizzazione politica se ne vorrà fare, in ossequio al massimo rispetto per il lavoro che dovrà compiere d'ora in poi la Giustizia.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino