IL CASO PADOVA «In ventiquattr'ore sono finita dall'altra parte della barricata»:

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IL CASO
PADOVA «In ventiquattr'ore sono finita dall'altra parte della barricata»: con queste parole mercoledì, ha annunciato con un post sul suo profilo facebook di aver contratto anche lei la malattia, e di essere ricoverata in Azienda ospedaliera, la dottoressa Maria Rita Marchi, pneumologa e responsabile da un paio di settimane della sezione Covid-19 dell'ospedale di Schiavonia (Monselice), costituita dalla Regione e dall'Ulss 6 Euganea proprio per assistere i sempre più numerosi soggetti che risultano contagiati dal Coronavirus nella provincia di Padova. Ha un lieve rialzo febbrile, ma sta abbastanza bene e le sue condizioni, quindi, non sono ritenute preoccupanti.

GLI STUDI
55 anni, origini siciliane, ma studi padovani con laurea in Medicina e specializzazione in Malattie dell'apparato respiratorio e in Medicina fisica e della riabilitazione, Maria Rita Marchi è dal settembre 2019 primario del reparto di Pneumologia del nosocomio di Cittadella: precedentemente è stata dirigente medico pneumologo nell'Azienda ospedaliera di Padova, referente dell'organizzazione ambulatoriale, diagnostica e riabilitativa dell'Unità operativa complessa di Fisiopatologia respiratoria. Nel tempo ha maturato una lunga esperienza nel trattamento delle malattie che interessano i polmoni, facendo anche da tutor agli studenti specializzandi. Dallo scorso 13 marzo è stata chiamata a coordinare il Covid hospital di Schiavonia, dove tra letti di terapia intensiva, semintensiva e degenza ordinaria riservata a pazienti affetti da Coronavirus, sono già quasi duecento gli spazi disponibili in una struttura moderna e attrezzata al meglio per poter assicurare la massima assistenza a persone che sono particolarmente delicate e necessitano di cure specifiche. Proprio per questo la dottoressa Marchi è stata chiamata a guidare l'equipe di sanitari preposta a far fronte all'emergenza: da tutti è stimata per la sua competenza, a cui aggiunge una grande umanità, fattore molto importante, sia per chi lavora, che per chi si trova a dover essere ricoverato, praticamente senza contatti diretti con l'esterno.
Nonostante tutti gli accorgimenti che medici e personale sanitario adottano nel momento in cui visitano e trattano i pazienti contagiati, soprattutto quelli più gravi, il temibile virus all'origine della pandemia è riuscito ad attaccare il fisico della specialista, costringendola ora al ricovero a Padova.
LA DECISIONE
Con l'obiettivo di preservare dal contagio la famiglia, e nel contempo di stare più vicina ai malati, da giorni ormai viveva praticamente in ospedale a Schiavonia, alternando la sua presenza nei reparti a qualche breve pausa in un appartamento non lontano, preso in alloggio per questi mesi di particolare impegno appunto nel polo sanitario monselicense.
Grande è la preoccupazione per le condizioni di salute della dottoressa Marchi da parte di colleghi, ma anche dei molti pazienti che hanno avuto la fortuna di essere seguiti da lei: alla pneumologa in tantissimi hanno formulato gli auguri per una pronta guarigione.

Nicola Benvenuti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino