IL CASO PADOVA Completamente ubriaco, prima ha preso a calci un bancomat, poi

IL CASO PADOVA Completamente ubriaco, prima ha preso a calci un bancomat, poi
IL CASOPADOVA Completamente ubriaco, prima ha preso a calci un bancomat, poi ha palpeggiato una trentenne alla fermata del tram e, infine, si è masturbato all'interno di un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL CASO
PADOVA Completamente ubriaco, prima ha preso a calci un bancomat, poi ha palpeggiato una trentenne alla fermata del tram e, infine, si è masturbato all'interno di un panificio. Protagonista, ieri, all'Arcella, tra via Aspetti e via Guido Reni, un tunisino 29enne regolare e incensurato che è stato fermato e denunciato dalla polizia, intervenuta a seguito delle tre segnalazioni al 113, arrivate una dietro l'altra nel giro di pochi minuti.

Ora il giovane è a disposizione dell'ufficio immigrazione della questura, che ha avviato il procedimento di revoca del permesso di soggiorno.
È successo in mattinata, intorno alle 10. I primi a chiamare il centralino di emergenza della polizia sono stati i responsabili della banca Intesa San Paolo di via Aspetti: il 29enne, visibilmente alterato dall'alcol, si era messo a prendere a calci lo sportello bancomat. Quando gli agenti delle Volanti sono intervenuti, però, lo straniero se n'era già andato. I poliziotti avevano appena iniziato a cercarlo, quando sono stati allertati dalla centrale che lo stesso uomo era stato avvistato alla fermata del metrobus. Una donna, in attesa del tram, aveva subito prima pesanti avance e poi dei palpeggiamenti mentre era ferma alla pensilina. Una volta liberatasi del molestatore, ha chiamato il 113, raccontando il fatto. Pochi minuti dopo, però, è arrivata un'ulteriore chiamata, questa volta di un panificio in via Guido Reni. Il titolare segnalava alla polizia che un giovane straniero - che poi si è rivelato essere sempre lo stesso tunisino - era entrato nel suo negozio, si era calato i pantaloni e aveva iniziato a praticare atti di autoerotismo.
E proprio nel panificio al numero 51 di via Reni, la polizia è riuscita finalmente a fermare l'ubriaco che aveva sconvolto mezzo quartiere in preda a bollenti spiriti, che è stato portato in questura per l'identificazione.

Si tratta di un giovane con regolare permesso di soggiorno, che fino a ieri era sconosciuto alle forze dell'ordine non avendo mai avuto problemi con la giustizia. La performance di ieri mattina, però, gli è costata una denuncia per violenza sessuale e per atti osceni in luogo pubblico. E ora l'ufficio immigrazione ha anche avviato le pratiche per la revoca del permesso di soggiorno.
Marina Lucchin
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino