IL CASO È stato ribattezzato obbligo vaccinale «intelligente».

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IL CASOÈ stato ribattezzato obbligo vaccinale «intelligente». Nella pratica significa che in Italia rimarrà solo l'obbligo del vaccino contro il morbillo. Nessun obbligo...

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IL CASO
È stato ribattezzato obbligo vaccinale «intelligente». Nella pratica significa che in Italia rimarrà solo l'obbligo del vaccino contro il morbillo. Nessun obbligo invece per l'esavalente.

È così che il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha chiarito la sua posizione sulla questione vaccini alla trasmissione «L'aria che tira«» su La7, in attesa dell'introduzione ufficiale della nuova politica sui vaccini. «Noi non siamo contro i vaccini, siamo favorevoli, ma vogliamo che lo strumento dell'obbligo sia utilizzato in maniera intelligente e solo dove è necessario, come si fa anche in altri Paesi», dice il ministro Grillo. «Ad esempio è necessario l'obbligo sul morbillo, mentre non lo è per l'esavalente, per il quale credo sia sufficiente la raccomandazione», aggiunge.
CHIARIMENTI
Il ministro coglie l'occasione per chiarire la posizione del Governo sulla politica vaccinale dell'ex ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. «Noi ci siamo opposti al decreto Lorenzin, non perché siamo contro ai vaccini», dice, prendendo quindi le distanze dai gruppi No-Vax. «Su questo qualcuno ha fatto un po' di confusione ma - ribadisce - siamo favorevoli ai vaccini».
L'idea del Governo, come spiega il ministro Grillo, però «è di superare il decreto». L'ipotesi è quindi quella di fare un passo indietro. «Sul vaccino esavalente è possibile tornare ad un regime pre-Lorenzin», dice il ministro. «Mentre serve mantenere alta l'attenzione sul morbillo che è il reale problema di questo Paese», aggiunge.
In effetti, il morbillo è una delle malattie infettive che più ha preoccupato l'Unione Europea negli ultimi anni con un picco di casi registrati in diversi paesi. Tra questi l'Italia: solo negli ultimi 12 mesi, dal primo agosto 2017 al 31 luglio 2018, le persone contagiate sono state 2.873, i decessi sono stati 5 in Italia su 37 in Europa.
Ma c'è chi teme che eliminare l'obbligo del vaccino esavalente possa peggiorare le cose. Ma per il ministro Grillo non si tratta solo di introdurre un obbligo vaccinale «intelligente», ma anche «flessibile che consenta a Comuni e Regioni di intervenire localmente con l'obbligo, sempre in accordo con il ministero», spiega Grillo. «L'aggettivo flessibile non si riferisce all'obbligo, ma alla possibilità di usarlo in differenti momenti e circostanze», aggiunge.
DIFFERENZE
Su questo ci sono Regioni che hanno già idee chiare. «Nel Lazio manteniamo l'obbligo su tutte le vaccinazioni, prima di tutto vengono i bambini ed il diritto alla salute. Basta con le parole che disorientano le famiglie», dichiara in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Quanto all'autocertificazione, il ministro spiega che «doveva interrompersi con un sistema di anagrafe vaccinale, che il governo precedente non ha fatto e che stiamo facendo invece noi». Anche se alcune regioni, come il Veneto, sono più avanti.
La scelta del ministro di optare per un obbligo parziale dei vaccini non farà contenti molti che invece hanno lottato per il decreto Lorenzin. Specialmente la parte che riguarda l'esavalente, il vaccino che il ministro vuole solo raccomandare. «L'esavalente contiene il vaccino per difterite, tetano, pertosse acellulare, poliomielite, epatite B ed haemophilus influenzae di tipo B, cioè malattie mortali o gravemente invalidanti, specie se prese dai neonati - dice Caterina Bini, senatrice del Pd e componente della Commissione Sanità. - L'esavalente è dunque un salvavita: non solo è gravissimo retrocedere sull'obbligo, ma è inaudito lasciare intendere ai genitori che possano evitare di fare questo vaccino ai figli».

Per l'assessore alla Sanità del Piemonte, Antonio Saitta, coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, «vuol dire tornare indietro».
Valentina Arcovio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino