IL MONUMENTOPORDENONE La memoria della presenza militare a Pordenone simboleggiata dalla caserma Martelli non sarà annullata. Proprio la cancellata della caserma di viale...
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PORDENONE La memoria della presenza militare a Pordenone simboleggiata dalla caserma Martelli non sarà annullata. Proprio la cancellata della caserma di viale Montereale diventerà parte un monumento in memoria della presenza dei Bersaglieri e in generale delle forze militari che per decenni hanno contraddistinto l'asse viario e il quartiere nord. Da ciò è nato il Progetto Martelli finanziato dal Comune in compartecipazione con l'azienda sanitaria, che sarà presentato sabato nell'ambito delle iniziative per il 70. anniversario dei Bersaglieri. Sabato sarà presentato il ptogetto che raffigura il monumento la cui realizzazione è prevista non prima del 2021, dopo la conclusione del cantiere per il nuovo ospedale. «La cancellata di ingresso della caserma verrà recuperata e diventerà un monumento. Creeremo una sorta di isola all'interno del marciapiede che in quel punto sarà ampio circa 4 metri, il doppio rispetto ad ora» spiega Cristina Amirante, assessore all'Urbanistica del Comune di Pordenone. La cancellata sarà raccolta tra quattro colonne, verranno posizionate delle targhe per ricordare la storia della caserma, inoltre saranno posizionati dei bassorilievi che raffigureranno le attività militari e di addestramento che qui venivano svolte. Proprio l'associazione Bersaglieri un paio di anni fa aveva manifestato pubblicamente il proprio scontento per l'abbattimento dei vecchi edifici della caserma. «Abbiamo accolto la richiesta dei Bersaglieri di lasciare una traccia di memoria della nostra e della loro storia, che sarebbe andata persa con il nuovo assetto urbanistico di questa porzione di città dovuto al nuovo ospedale - prosegue Amirante - Il nuovo ospedale, che ha coinvolto anche la Palazzina dove un tempo si trova il comando della Caserma Martelli, aveva questo risvolto negativo, ovvero cancellare le ultime testimonianze di questo capitolo di storia».
V.S.
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Il Gazzettino