«Il bosco spazzato via dall'uragano le case lì sotto sono in pericolo»

«Il bosco spazzato via dall'uragano le case lì sotto sono in pericolo»
IL CASOSAN TOMASO Il pericolo valanghe induce il sindaco di San Tomaso, Moreno De Val, a firmare l'ordinanza di evacuazione della frazione di Canacede, dove al momento vivono 9...

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IL CASO
SAN TOMASO Il pericolo valanghe induce il sindaco di San Tomaso, Moreno De Val, a firmare l'ordinanza di evacuazione della frazione di Canacede, dove al momento vivono 9 persone. Al contempo la Regione Veneto, che ha attivato l'Unità di crisi, è in stretto contatto anche con i primi cittadini di Livinallongo e Rocca Pietore, altri due paesi pesantemente segnati da Vaia e che ora pagano le conseguenze di un terreno che, senza alberi, si può rivelare incapace di trattenere grosse masse nevose. «Siamo in piena allerta - sottolineano i sindaci Leandro Grones e Andrea De Bernardin - Ci appelliamo ai cittadini: non muovetevi da casa».

A preoccupare in particolar modo in Agordino è la situazione della frazione di Canacede, posta a 1.370 metri di altitudine. «A monte del paese - spiega il sindaco De Val - vi era un ampio bosco di cui, dopo Vaia e la successiva pulizia, sono rimasti solo i ceppi. Si stava procedendo con l'apposizione dei paravalanghe ma non c'è stato il tempo materiale per finire l'intervento e quindi ora ci troviamo con un terreno quasi nudo che potrebbe far scivolare a valle il notevole manto nevoso previsto». Da qua, in via precauzionale, la decisione del primo cittadino di evacuare il borgo. «Oggi (ieri) pomeriggio - prosegue - mi sono recato di persona a invitare i 9 abitanti attualmente presenti ad andarsene finché l'emergenza non rientrerà. Tre di questi, che alloggiavano in una seconda casa, hanno fatto subito i bagagli e se ne sono tornati alla loro residenza abituale. Gli altri spero abbiamo trovato ospitalità da parenti o amici. Domani (oggi) mattina il vigile verificherà che tutti abbiano lasciato gli edifici. Spiace una decisione così drastica ma è stata presa per garantire l'incolumità e la sicurezza della popolazione». «Dopodiché - conclude De Val - l'intenzione è di concludere quanto prima i paravalanghe, anche a costo di spalare la neve che cadrà in questi giorni: i fori a terra ci sono già, basta posizionare la rete».

Raffaella Gabrieli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino