In una città unica al mondo, anche per il fatto che i trasporti di persone sono da un lato monopolio di Actv e Alilaguna (per le linee pubbliche), e dall'altro (quello...
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Una società privata che utilizza pontili pubblici? «Le infrastrutture devono essere disponibili per tutti i soggetti che le vogliono e le possono utilizzare - commenta Fabio Maddii, presidente e fondatore della holding City Sightseeing Italia e amministratore di Vcs -. I treni Italo di Montezemolo, tanto per fare un solo esempio, non corrono mica su binari nuovi, utilizzano quelli esistenti delle Ferrovie dello Stato. E non a caso Paolo Costa, quand'era sindaco, aveva già provveduto a separare le cose, le reti e i pontili a Pmv e i servizi di trasporto pubblico ad Actv».
Un concorrente in più in una Venezia già assediata da imbarcazioni e minata dal moto ondoso.
«È una città con 25 milioni di visitatori ogni anno. I turisti sono accalcati nei mezzi pubblici e i residenti devono sopportare code infinite ai pontili - afferma Maddii -. Io sono convinto che il nostro servizio, di qualità e alla luce del sole sotto ogni punto di vista, non porterà via lavoro a nessuno, anzi lo moltiplicherà e offrirà confort ai visitatori contribuendo pure a gestire i flussi e ad evitare gli intasamenti».
Un programma ambizioso, un po' troppo?
«Tutte le città turistiche hanno alcuni punti caldi, dove si concentrano i visitatori, e vaste zone vuote. Con le nostre fermate copriremo i punti meno visitati».
Il moto ondoso, però, non diminuirà certo.
«Nemmeno aumenterà, dato che le nostre cinque barche nuove, che entreranno in servizio la prossima primavera e si affiancheranno alle tre che partiranno tra dieci giorni, sono uniche in laguna. La carena è stata studiata e sperimentata al dipartimento di Ingegneria navale di Trieste e abbiamo ottenuto la massima efficienza idrodinamica con la minore produzione di moto ondoso. Barche da 200 posti saranno mosse da motori di appena 80 cavalli, in una laguna dove l'anzianità media degli scafi è 25 anni, un'enormità».
Vcs si è rafforzata anche finanziariamente per avviare il servizio: il 3 luglio scorso ha varato un aumento di capitale portandolo da 1 a 4 milioni di euro; e ha fatto entrare nuovi soci: il gruppo Trenitalia attraverso Busitalia, la più grossa società di trasporto pubblico del Veneto, e il gruppo Agi di Milano (già soci di Dolomiti Bus e partner in molte attività di Trenitalia); il 25% di Vcs, infine, è di Seeing Venice, un gruppo di imprese veneziane che fanno capo a Scalo Fluviale, Cooperativa Taxi e La Lagunare.
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Il Gazzettino