(R.Pau.) Telefoni che squillano a vuoto, competenze rimbalzate, nulla di fatto. Aver bisogno di informazioni o documentazioni da un ufficio pubblico la settimana prima di...
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«In realtà ci ho solo provato perché non ho trovato nessuno che rispondesse al telefono». Comincia così il racconto dell'odissea che ha visto protagonista il commissario polesano degli azzurri. I fatti: Amidei, dopo aver tentato invano di contattare telefonicamente l'Inps di Rovigo, decide di andare di persona, si mette in coda, ma alla fine dell'attesa scopre che il dipendente che ha in gestione la sua pratica è in ferie e nessuno può sostituirlo. «A quel punto racconta il parlamentare - l'impiegata mi ha assicurato che al rientro del dipendente avrei avuto tutti i chiarimenti del caso, ma giunto il giorno indicato, dopo un nulla di fatto ho provato a richiamare. Peccato che né il centralino né l'Urp abbiano mai risposto: non mi son comunque perso d'animo e ho insistito con il call-center centralizzato a livello nazionale, ma anziché risposte mi hanno fornito un indirizzo mail che peraltro avevo già avuto dagli uffici di Rovigo».
Amidei tenta allora un contatto con la direzione provinciale: anche lì, però, picche: I telefoni squillano a vuoto, per cui il parlamentare chiama i vertici regionali ai quali si qualifica e ottiene subito ciò che gli serviva. «Ho provato un senso di frustrazione che immagino abbiano provato e provino quotidianamente in molti che necessitano di servizi - conclude Amidei - Sono certo di non essere il primo a lamentarsi della cosa e devo dire che toccar la situazione con mano in fondo è stato utile, spesso lo faccio volutamente. Sono certo che rispondere alle telefonate sia un problema risolvibile facilmente. E se così non fosse, non vorrei dover interrogare sulla vicenda il ministro Poletti».
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Il Gazzettino