I sei mesi neri di Jesolo e San Donà 14 vittime tra giugno e dicembre

I sei mesi neri di Jesolo e San Donà 14 vittime tra giugno e dicembre
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VENETO ORIENTALE
JESOLO Una lunga scia di sangue. E' stato un 2019 con tante, troppe croci nelle strade del Sandonatese. Per tutti il ricordo va alla notte del 14 luglio, con l'incidente all'incrocio tra via Adriatico e via Pesarona, dove persero la vita Riccardo Laugeni di San Donà, Leonardo Girardi, Eleonora Frasson e Giovanni Mattiuzzo di Musile. Quattro giovani vite spezzate e un dolore che ad oggi non trova pace. Tutti e quattro si trovavano nella stessa auto, speronata nel canale Pesarona all'uscita di Jesolo da un'auto pirata, con il guidatore identificato dai carabinieri nelle ore successive. A salvarsi fu solo Giorgia Diral, anche lei a bordo dell'auto e miracolosamente uscita dall'abitacolo.

Ma nella stessa notte sempre a Jesolo, lungo via Roma sinistra, a perdere la vita fu anche Brian Merletti, 28 anni, originario di Ascoli, infermiere in servizio all'ospedale di San Donà che stava rientrando verso la città del Piave dopo una serata di festa. Prima ancora, a giugno, a Treporti, lungo via di Saccagnana, un'altra giovane vita spezzata, quella di Davide Zane, 22 anni di Burano, finito con l'auto nel canale che fiancheggia la strada: a salvarsi, miracolosamente, i due cugini che si trovavano con lui. Tutti e tre rientravano a casa dopo aver trascorso una serata nei locali della zona.
Ma in quell'estate maledetta c'è stato anche l'incidente costato la vita a Ludmila Fintinaru, 36 anni, originaria della Moldavia, residente a Musile, in Italia dal 2006 e morta mentre si stava recando al lavoro, piombata con la sua auto in un canale lagunare a Jesolo dopo aver accompagnato il marito. E ancora in città la tragica morte a fine agosto dell'imprenditore Cesare Martellozzo che al momento dell'incidente si trovava in sella al suo scooter lungo via Aquileia, quando si è scontrato con un'auto, finendo steso sull'asfalto.
Sara Guernier, 29 anni originaria di Stretti, la sera del 7 ottobre è deceduta mentre era in sella alla moto del suo fidanzato sull'argine di Eraclea: la coppia era di ritorno dalle fiere del Rosario. Sempre ad ottobre, a Jesolo, lungo via Roma destra, è invece morto incastrato tra le lamiere della sua auto Marius Tules, 37 anni, romeno che a Jesolo si era ricostruito una nuova vita. Il primo novembre, rientrava da una notte trascorsa in discoteca a Jesolo Giulia Zandarin, di 18 anni, di Castelfranco Veneto, deceduta sul colpo dopo un incidente avvenuto all'altezza di Musile, lungo la variante alla statale 14.

E infine l'altra grande tragedia, a dicembre, alcuni giorni prima di Natale, con i tre ragazzi morti sul colpo sulla bretella tra San Donà e il casello di Noventa: Giulia Bincoletto, di 25 anni, residente a San Donà; Chiara Brescaccin di 24 anni, residente a Eraclea; e Matteo Gava di 20 anni, di Salgareda (Treviso). Diverse le iniziative avviate da famigliari e amici in ricordo delle vittime. Ma di fronte a tutte queste tragedie è arrivata anche la risposta delle istituzioni con iniziative di sensibilizzazione e un aumento dei controlli stradali, in particolare a Jesolo, con i posti di blocco predisposti in più punti della città. (G.Bab.)
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Il Gazzettino