I PROGETTI PADOVA L'avanzamento dei lavori per il nuovo centro congressi, la

I PROGETTI PADOVA L'avanzamento dei lavori per il nuovo centro congressi, la
I PROGETTIPADOVA L'avanzamento dei lavori per il nuovo centro congressi, la volontà di affidarsi ad una società di consulenza per valorizzare al meglio l'offerta, la...

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I PROGETTI
PADOVA L'avanzamento dei lavori per il nuovo centro congressi, la volontà di affidarsi ad una società di consulenza per valorizzare al meglio l'offerta, la possibilità di aumentare ulteriormente il plateatico. La cerimonia di ieri per la firma del protocollo sull'hub dell'innovazione è stata l'occasione per fare il punto della situazione su molti altri temi legati alla Fiera di Padova e al suo prospettato rilancio.

Il primo a prendere la parola è stato Antonio Santocono, presidente di Fiera di Padova Immobiliare Spa e il pensiero è subito rivolto al futuro centro congressi, che con i suoi 3.500 posti sarà il più grande polo convegnistico del Veneto e dovrà essere un vero e proprio motore dell'economia cittadina. «I tempi sono rispettati, ogni giorno il centro congressi prende sempre più forma - spiega Santocono -. Stiamo andando avanti e non ci sono per ora cause di interruzione. Il progettista Kengo Kuma avrà anche la direzione artistica. A metà del prossimo anno la struttura ci verrà consegnata per i collaudi, confermo che potrebbe essere operativo tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021. Magari non sarà al massimo dell'efficienza ma sarà già in grado di ospitare eventi di caratura nazionale e internazionale».
LO SVILUPPO
Presente al tavolo anche Luca Veronesi, il nuovo direttore generale di Fiera di Padova Immobiliare. Ha avuto dai soci il mandato di sviluppare il nuovo modello fieristico e ora racconta le proprie sensazioni: «Provo emozione nel rendermi conto di far parte di un progetto più unico che raro. Un progetto destinato a lasciare un segno e a cambiare la visione del panorama fieristico, non solo a Padova. Se si fosse parlato di un tema strettamente fieristico, ciò non sarebbe stato sufficiente a convincermi a calarmi in questo contesto. Ma questo progetto è molto di più e per puntare all'innovazione fare rete è importantissimo: la Fiera è partner trainante, ma non esclusivo».
IL COLLANTE
Anche nelle parole di Veronesi si percepisce un grande orgoglio: «Oggi con questo protocollo passiamo dalle parole ai fatti. Abbiamo un centro congressi che cresce giorno dopo giorno e sarà pronto per il prossimo anno, un Competence center che potrà avviare le proprie attività all'inizio del prossimo anno e avremo delle nuove e preziosissime aule per gli studenti di ingegneria. Creeremo il collante giusto tra le componenti».
LA COLLABORAZIONE
Veronesi annuncia anche un'importante novità: «Abbiamo definito un piano strategico per la valorizzazione dell'intero sistema fieristico padovano e avrò bisogno di un affiancamento. Abbiamo già avviato dei dialoghi con alcune società di consulenza di peso internazionale, perché l'obiettivo è proporre nuovi eventi e proporsi sempre più anche a livello internazionale
IL PLATEATICO
Il sindaco Sergio Giordani, invece, rassicura sul fatto che il nuovo polo dell'innovazione non porterà via alcuno spazio alla tradizionale attività fieristica. «Il plateatico sostanzialmente non viene toccato - spiega -. Vengono tolti solamente mille metri quadri utilizzati esclusivamente per la fiera delle auto e moto d'epoca. Ma i soci, in ogni caso, si sono detti disponibili a valutare un ulteriore aumento degli spazi. Il centro congressi, invece, potrà essere utilizzato anche per le piccole attività».

La sua imponenza è impressionante: 130 metri di lunghezza e 25 di altezza, come un palazzo di sette piani. Nella sala Giotto, capace di 1600 posti, il più lontano dei convegnisti starà seduto a 16 metri d'altezza, guardando il suo relatore a 47 metri di distanza.
G.Pip.
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Il Gazzettino