I primi 50 anni di Avis Veneto una realtà di 131mila donatori

I primi 50 anni di Avis Veneto una realtà di 131mila donatori
LA FESTAViva partecipazione domenica alla Scuola grande di San Teodoro per la celebrazione del cinquantesimo di fondazione dell'Avis regionale Veneto. Con 131 mila soci, 6 Avis...

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LA FESTA
Viva partecipazione domenica alla Scuola grande di San Teodoro per la celebrazione del cinquantesimo di fondazione dell'Avis regionale Veneto. Con 131 mila soci, 6 Avis provinciali (Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza) e 324 Avis comunali/equiparate, è la grande associazione di volontariato del Veneto, affiliata anche l'Abvs (Associazione bellunese volontari sangue), con i suoi oltre 6 mila soci. Grazie all'Avis e alla generosità dei suoi donatori, vengono assicurate ogni anno alle strutture sanitarie della regione (e anche fuori quando serve) qualcosa come 220 mila sacche tra sangue, plasma e piastrine. «Un anniversario importante che cade proprio nell'anno della tanto attesa riforma del Terzo Settore ha spiegato il presidente regionale Giorgio Brunello - ed aperto a tutte le associazioni di volontariato, in particolare quelle del dono. Il titolo dell'incontro scelto, Il volontariato del dono per il benessere della comunità. Il futuro del volontariato alla luce della riforma del Terzo Settore, vuole sottolineare come l'anniversario non è stato solo una celebrazione, ma un'occasione per riflettere sul grande valore del dono e ribadire che l'impegno solidale deve essere al centro dell'agire di tutti coloro che intendono impegnarsi a favore dei più fragili, gli ammalati, di chi si trova in stato di bisogno e, più in generale, a favore della comunità».

«In regione abbiamo tre eccellenze con molti trapianti: Venezia (ospedale delll'Angelo), Padova e Verona ha detto il presidente dell'Avis comunale di Venezia, Sandro Cicogna -. Per il 2017 c'è stato un bisogno di sangue maggiore del 30 per cento rispetto all'anno precedente. Un trapianto di fegato richiede 40-50 sacche di sangue. In Veneto riusciamo ad affrontare questa situazione quando informiamo i giovani. A Venezia, ad esempio, abbiamo avuto 338 nuovi donatori, garantendo un ricambio. Confrontando però i dati del 2016 siamo indietro di 76 donatori, dovuti alle sacche di plasma: la Regione ha cambiato i parametri, prolungando i tempi di raccolta, con conseguente riduzione di raccolta di plasma. Ora abbiamo anche proposto un bando di concorso con le università veneziane, ottenendo 30 nuovi donatori universitari. I giovani se informati e sensibilizzati rispondono positivamente». L'appuntamento è ora per domenica 25 febbraio alle 9 in sala San Domenico all'ospedale civile per la assemblea ordinaria dell'Avis comunale veneziano.

Daniela Ghio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino