«I pazienti non resteranno soli»

«I pazienti non resteranno soli»
LA RISPOSTAROVIGO «Nessun paziente resterà senza medico di base», afferma il direttore generale dell'Ulss 5 Antonio Compostella, rispetto al numero di pensionamenti previsti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA RISPOSTA
ROVIGO «Nessun paziente resterà senza medico di base», afferma il direttore generale dell'Ulss 5 Antonio Compostella, rispetto al numero di pensionamenti previsti nel prossimo triennio in provincia. Compostella precisa che il percorso da seguire in caso di carenze di medici convenzionati nell'assistenza medica di base, «è alquanto complesso. Non perché dipenda dall'Ulss, ma per la procedura da seguire». Annualmente, spiega il direttore generale dell'Ulss polesana, «la Regione chiede alle aziende sanitarie locali un elenco delle cosiddette zone carenti, vale a dire a zero assistiti perché manca il medico di base».

In Polesine, dall'inizio dell'anno è già andato in pensione un medico di base, e altri due pensionamenti sono attesi tra marzo e aprile. «Per la copertura della zona carente - puntualizza Compostella - può passare anche un anno per completare la procedura, che non si può attivare nel momento in cui si sa che un medico di base andrà in pensione, ma solo quando sia avvenuta la dichiarazione di zona carente e la Regione l'abbia riconosciuta tale».
LA TRAFILA
Prima della comunicazione da parte dell'azienda sanitaria alla Regione, continua Compostella, «avviene un passaggio in Comitato aziendale con i rappresentanti dei medici e può anche essere presa la decisione di non mettere a bando la cosiddetta zona carente, per decisione degli stessi rappresentanti dei medici».
SOLUZIONI
Può avvenire, infatti, che invece di aprire la procedura per la selezione di nuovi medici di base, i pazienti seguiti dal medico che è andato in pensione siano ripartiti tra altri medici di base attivi nello stesso territorio. «Per questo - afferma il direttore generale - posso dire che nessun paziente resterà senza medico. Ma è riconosciuto che il numero di posti messi a disposizione per la formazione di nuovi medici di base, è inferiore al fabbisogno».
N.Ast.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino