I CONTAGI AURONZO Auronzo tira un sospiro di sollievo: i contagi sono scesi a

I CONTAGI AURONZO Auronzo tira un sospiro di sollievo: i contagi sono scesi a
I CONTAGIAURONZO Auronzo tira un sospiro di sollievo: i contagi sono scesi a zero. «Vi posso comunicare con gioia ha scritto la sindaca Tatiana Pais Becher ai suoi cittadini che...

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I CONTAGI
AURONZO Auronzo tira un sospiro di sollievo: i contagi sono scesi a zero. «Vi posso comunicare con gioia ha scritto la sindaca Tatiana Pais Becher ai suoi cittadini che oggi (ieri) in municipio non mi è giunto il quotidiano aggiornamento che Sandro Cinquetti, direttore del dipartimento di Prevenzione, invia ai sindaci della provincia di Belluno».

LA TRADUZIONE
Tradotto, significa che il paese delle Tre Cime di Lavaredo è covid free. Il virus è in ritirata e la provincia risulta sempre più pulita. Un Comune dopo l'altro alza bandiera verde e guarda con speranza alla stagione estiva alle porte. «Dopo quasi 8 mesi ha raccontato la sindaca di Auronzo in cui la curva del contagio ha raggiunto picchi altissimi, con 250 positivi su una popolazione di circa 3150 abitanti, possiamo tirare un sospiro di sollievo. Siamo completamente covid free, senza casi di cittadini positivi o in isolamento». Merito dell'Usl Dolomiti, di una campagna vaccinale sempre più veloce, ma anche delle persone residenti ad Auronzo che, continua il primo cittadino, «hanno contribuito a debellare il virus attraverso un comportamento rispettoso delle norme anti contagio». Si combatte fuori, all'aperto, ma anche dentro, negli ospedali, con i reparti che qualche settimana fa erano saturi di pazienti covid: «Dobbiamo ricordarci e ringraziare anche loro continua Tatiana Pais Becher medici, infermieri, operatori sanitari, scienziati che hanno combattuto e stanno combattendo giorno e notte per sconfiggere il virus. Guardo ai mesi futuri con speranza e fiducia, ora che stiamo riassaporando momenti di socialità e libertà, ma invito tutti voi a comportarvi con prudenza. Continuate a rispettare le regole e prenotate la vaccinazione».
GLI IRRIDUCIBILI

Accanto a questo mondo, fatto di sacrifici, ospedali sotto pressione e una lista di vittime sempre più lunga (sono 643 soltanto a Belluno), c'è una piccola realtà di irriducibili che continua a remare nella direzione opposta. Si sono trovati, ieri sera, per il quarto No paura day in centro a Belluno. L'adesione sempre più scarsa da parte dei cittadini ha spinto gli organizzatori a improvvisare dei canti e dei balli per invogliare le persone a fermarsi. In un certo senso ci sono riusciti. Una signora, con la figlia, ha detto: «Mi siedo qui, voglio sentire cosa suonano». Ma i partecipanti, alla fine, hanno raggiunto a fatica la cinquantina (compresi ballerini, cantanti, musicisti e organizzatori) contro i 400 della prima edizione, i 300 della seconda, i 100 della terza. A un certo punto la farmacista Cristina Muratore, presentatrice dell'evento, ha addirittura chiesto ai presenti di offrire un piccolo contributo per «sostenere le spese della manifestazione». Ieri sera la farmacista più famosa di Belluno non si è esposta come le altre volte. Tuttavia, pur avendo sempre affermato di non essere no vax, il messaggio ieri era abbastanza chiaro. Un volantino appeso su un albero dagli organizzatori diceva: «Mai vaccinare durante una pandemia, potrebbe favorire le varianti. Eppure continuano perché?». Dopo la Muratore hanno parlato gli ospiti: Marta Zoratti, dottoressa specialista in medicina dello sport, il perito industriale Claudio Pescador e la giornalista Angela Camuso. «I bambini non devono essere vaccinati ha detto Marta Zoratti Con uno starnuto se la cavano. Non hanno bisogno, quasi, di terapie. Ora che le persone fragili sono al sicuro, dare il vaccino agli altri è un grosso problema per le generazioni future. Non sappiamo gli effetti a medio e a lungo termine». La risposta alla domanda perché continuano a vaccinare? si trova nel bollettino epidemiologico. I bellunesi con il covid sono scesi a 91 e ieri non sono stati scoperti nuovi positivi. Mentre i pazienti covid sono soltanto 3.
Davide Piol
© riproduzione riservata
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Il Gazzettino