MESTRE - Lunedì si è presentato a Mestre, davanti alla sede regionale di Rifondazione comunista, chiedendo le chiavi. «Non ti riconosciamo», è stata la risposta. Ieri doveva...
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Ma i compagni di Venezia - dove Rifondazione conta 590 iscritti sui 1350 del Veneto - sono pronti anche alle carte bollate. Come hanno spiegato il consigliere regionale Pietrangelo Pettenò e Sebastiano Bonzio, i compagni veneziani contestano il commissariamento: «È un commissariamento politico». Venezia ha deciso di appoggiare la candidatura di Alessandra Moretti in Regione dopo che è stata raggiunta una intesa sul programma e sostenendo che questa può essere la volta buona per sconfiggere la Lega. Ma il partito nazionale è contrario ad accordi con il Pd di Renzi. Il commissariamento - hanno spiegato Acerbo e Benvegnù - è dovuto al fatto che a Venezia si sono rifiutati di fare il sondaggio tra gli iscritti. A Venezia replicano che da Roma avevano mandato 10 commissari per controllare il voto contro i 4 per il resto della regione. Acerbo e Benvegnù: «Questa situazione esige che sia fatta chiarezza e vengano ristabilite le più elementari regole democratiche e di correttezza». A Venezia, per nulla impressionati, hanno già chiamato l'avvocato. (al.va.)
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Il Gazzettino