I COMMENTI TARZO «Benissimo tutelare la zona, ognuno deve fare la sua parte,

I COMMENTI TARZO «Benissimo tutelare la zona, ognuno deve fare la sua parte,
I COMMENTITARZO «Benissimo tutelare la zona, ognuno deve fare la sua parte, i vari organi pubblici, ma anche i privati. Ci sono delle regole, è giusto che gli enti le facciano...

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I COMMENTI
TARZO «Benissimo tutelare la zona, ognuno deve fare la sua parte, i vari organi pubblici, ma anche i privati. Ci sono delle regole, è giusto che gli enti le facciano rispettare. La salute pubblica, la salvaguardia del paesaggio, vengono prima di ogni altra cosa». Così Vincenzo Sacchet commenta le parole del nuovo comandante dei carabinieri di Conegliano mentre a Tarzo non si è ancora spenta l'eco degli ultimi abusi nell'area d'eccellenza dell'Unesco.

I PROBLEMI
Movimenti di terra non autorizzati, come pure il taglio di decine di alberi, tutto questo per far posto a nuovi vigneti di prosecco docg.  E dopo i sopralluoghi eseguiti tra luglio ed agosto dai tecnici del Comune di Tarzo e dai carabinieri forestali di Vittorio Veneto sono scattate le denunce e le sanzioni. Sotto alla lente, grazie alle segnalazioni pervenute da alcuni cittadini, le attività che alcune aziende agricole hanno compiuto tra le colline di Prapian, Arfanta e Costa di Là, tutte località di Tarzo, dove un ettaro e mezzo di terreno è stato movimento e disboscato senza che i proprietari ne avessero i titoli.
I VINCOLI

Su quei terreni c'erano vincoli ambientali, paesaggistici e idrogeologici che non sono stati tenuti in considerazione. I carabinieri forestali hanno così denunciato tre aziende agricole per abuso di tipo edilizio e per abuso paesaggistico. «Fa davvero piacere che ci sia un'attenzione così spiccata per il territorio -commenta Stefano Soldan, primo cittadino di Pieve di Soligo- con i forestali abbiamo da tempo fatto un grande lavoro per la tutela delle colline. Ma è importante che ci sia la voglia di dare valore alla candidatura Unesco. I cittadini sono il baluardo più efficiente. Sono loro i primi osservatori». Anche Pieve di Soligo è finita nell'occhio del ciclone per sbancamenti abusivi: interi tratti di collina disboscati per far posto alle viti. Soldan ha spiegato anche come ieri a Dobbiaco gli amministratori delle aree Unesco di Veneto, Friuli, Altoadige e Carinzia abbiano deciso di definire linee comuni di tutela e rimozione dei rispettivi siti Unesco. «Ringrazio il nuovo comandante per essersi allineato con i bisogni del territorio - commenta il sindaco di Conegliano Fabio Chies - Esorto i cittadini ad essere i primi responsabili della tutela». (el.fi)
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Il Gazzettino