I COMMENTI ROVIGO Ieri mattina non si parlava d'altro. Le chiacchiere di chi

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I COMMENTIROVIGO Ieri mattina non si parlava d'altro. Le chiacchiere di chi passava per la piazza per una passeggiata durante la soleggiata domenica, erano tutte dedicate a quanto...

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I COMMENTI
ROVIGO Ieri mattina non si parlava d'altro. Le chiacchiere di chi passava per la piazza per una passeggiata durante la soleggiata domenica, erano tutte dedicate a quanto avvenuto la sera precedente all'angolo con via Cesare Battisti. «Hai visto che roba? Ero passato per di lì per tornare a casa qualche minuto prima», spiegava un anziano all'amico, seduti al caffè Molinari, a pochi metri di distanza da dove intorno alle 20,30 di sabato si è aperta la voragine che ha inghiottito perfino sei biciclette. «Dimmi tu se è possibile una cosa del genere: e se ci fosse capitata dentro mia figlia con il passeggino?», è l'inquieta domanda di una signora al marito mentre, passando davanti alle transenne, osservavano quello che è rimasto di quell'angolo di marciapiede che circonda la piazza principale, dove è accaduto l'evento che ha catalizzato l'attenzione anche dei turisti.

TURISTI STUPITI
Ieri, come spesso avviene alla domenica, un paio di comitive di visitatori, prima di entrare alla mostra Giapponismo a Palazzo Roverella, si sono fermati incuriositi a chiedere cosa fosse successo. La risposta di Antonio, signore di mezza età che si trovava lì nei pressi delle transenne con gli amici, seppure sarcastica, è stata molto chiara: «È successo come a Roma signora: ad un tratto si è aperto l'asfalto ma fortunatamente nessuno ci è caduto dentro». Eugenio, passando con la bicicletta poco dopo l'ora di pranzo, si è fermato anche lui ad osservare in maniera stupita quell'angolo di piazza davanti al negozio Tezenis: «Se uno da una occhiata alle strade qui attorno si rende conto che la situazione non è molto diversa. Se ho paura a passarci vicino? No, nessuna».
Paolo invece, in compagnia dei suoi figli, si è sentito anche lui in dovere di attaccare la situazione generale in cui versano le strade del capoluogo polesano: «Ci mancava solo questa - sbotta - Le infrastrutture di Rovigo sono carenti, mancano di manutenzione ordinaria. Questo evento spero sia preso come un allarme per sistemare le infrastrutture di tutta la città. Fosse successo mentre passava della gente, pensando al fatto che si è creata una buca di due metri di profondità, poteva scapparci anche il morto dal momento che l'età media di chi passeggia in centro supera i 70 anni. Diciamo che ci è andata bene».
INTERVENTI DI MANUTENZIONE
Per essere precisi, questa situazione non è figlia della manutenzione stradale del Comune, ma è stata causata dalla perdita d'acqua di una tubatura sottostante la pavimentazione in porfido, motivo per cui gli operai specializzati di Acquevenete hanno lavorato fino quasi all'alba per mettere in sicurezza l'area e fermare la fuoriuscita. Ciò non toglie, però, che Rovigo abbia effettivamente un problema ormai conclamato con le sue strade. In passato per sistemare completamente la rete stradale comunale si parlava di una cifra vicina ai 20 milioni di euro, ma negli ultimi quattro anni circa il settore Lavori Pubblici di Palazzo Nodari non ha praticamente ricevuto un solo euro per la manutenzione ordinaria delle strade di propria competenza.
FONDI PER LA MANUTENZIONE

Le prime risorse, dopo lungo tempo, se le sono viste arrivare durante il commissariamento della scorsa primavera e con le prime manovre finanziarie dell'Amministrazione Gaffeo. Non più soldi destinati esclusivamente a tappare le buche, quindi, ma a compiere asfaltature degne di questo nome. Chi poteva subire un grave danno a causa di quella voragine potevano essere le attività commerciali della piazza. Alcuni dei bar che sabato sera erano pieni di avventori sono rimasti senza acqua per ore durante l'intervento di riparazione. Il negozio di abbigliamento intimo Tezenis, che stamattina ha aperto la serranda trovandosi le transenne a qualche metro di distanza dall'ingresso, invece ha tranquillamente svolto la propria attività senza subire alcun danno. Anzi, è lecito pensare che ieri possano avere avuto qualche cliente in più, visto il flusso di visitatori davanti alle proprie vetrine, per quella che un signore ha simpaticamente definito «l'attrazione della giornata».
A.Luc.
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Il Gazzettino