«Ho placcato quello grosso e l'altro ha fatto fuoco»

«Ho placcato quello grosso e l'altro ha fatto fuoco»
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IL PROTAGONISTA
UDINE «Stavo arrivando al lavoro ed ero davanti al Contarena. Ho sentito gridare fermatelo, fermatelo! e ho visto uno che correva mentre veniva inseguito. Sulle prime, ho immaginato che avesse rubato un portafogli o una borsetta. Non ci ho pensato due volte. Mi sono lanciato contro questo energumeno, ho cercato di buttarlo a terra». Una scelta d'istinto, racconta Gianni Anese, che di anni ne ha 69 e di mestiere fa proprio il gioielliere, come i colleghi Gremese che hanno subito la rapina.

IL RACCONTO
«Un giovane, che ho scoperto poi che fa il finanziere e che era fuori servizio, ha provato a bloccare il rapinatore sotto i portici - racconta Anese -. Anch'io l'ho rincorso giù dai gradini del bar, gli sono andato addosso, l'ho preso per un braccio mentre correva verso piazzetta Belloni». Ma, mentre era in corso questo tentativo corale di bloccarlo, «è arrivato il suo complice. L'altro gli ha detto: Sparagli, sparagli!. E il complice ha fatto fuoco. A quel punto l'ho mollato».
Ma, assicura Anese, titolare del negozio Cristian Gioielli di via Mercatovecchio, da 40 anni attivo nel commercio a Udine, «non ho avuto paura in quel momento».
Anche se uno aveva la pistola e l'altro, «che era grosso, un po' sciatto, con una maglia grigia e la pancia che gli veniva fuori nella colluttazione» sarà stato, ad occhio e croce, quasi il doppio di lui. Alla fine, Anese è caduto a terra, rimediando - rivela - anche una botta. Ma non gli è sembrato di fare una cosa eccezionale. «Ci mancherebbe altro. Se capita di nuovo, lo faccio. Perché non si deve aiutare qualcuno, se si può?», dice, con grande semplicità.
VIGILANZA
Anche lui, in passato, ha subito «quattro rapine, mai a mano armata». E anche lui in via Mercatovecchio, soprattutto ora che, causa cantiere, «siamo sigillati», vorrebbe più vigilanza. Come il collega Gianni Croatto (vedi altro articolo). «Bisognerebbe prendere i vigilantes. A settembre o ottobre, quando viene buio presto e ci sono i temporali, la via qui è proprio brutta la sera. Con il cantiere, poi, è anche peggio. Ci sentiamo insicuri. Martedì, alla riunione con il Comune, al vicesindaco ho detto che dovrebbero mettere dei vigilantes, ma lui ha risposto che il Comune non può intervenire e che, se li vogliamo, dobbiamo pagarli noi. Adesso torneremo alla carica e vediamo se il Comune ci viene incontro. Abbiamo bisogno di un po' di sicurezza in più. Perché, finché non succede niente, va tutto bene. Ma se poi succede...».

E, a giudicare dalle risposte del sindaco e del suo assessore Ciani (vedi altro articolo) sembra che ci siano buone possibilità che i commercianti ottengano una vigilanza più serrata.
Cdm
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Il Gazzettino