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ROMA «Siamo disponibili a creare un'unica infrastruttura di rete perché concentrare gli investimenti sarebbe la via più efficiente per dotare il Paese di una rete all'avanguardia. Per cui una combinazione tra Tim e Open Fiber andrebbe perseguita e ha senso». Parla chiaro Luigi Gubitosi, Ad di Tim, nell'intervento che ha chiuso la tre giorni del convegno 5G Italy, sottolineando che le sfide che ci attendono nell'innovazione tecnologica sono tante, «c'è il 5G, ma c'è anche il cloud, l'Edge Computing, l'Intelligenza Artificiale: non ci sarà settore produttivo e della vita quotidiana che non sarà interessato a questa rivoluzione. Per sfruttare queste novità ci sarà bisogno di una struttura di rete efficiente e all'avanguardia». «La sfida più importante che ci troviamo ad affrontare è abbattere il digital divide. Dai dati pubblici dell'ultima audizione parlamentare sembrerebbe che in quelle aree in cui si voleva recuperare un ritardo, il ritardo è aumentato». Pronta la risposta dell'operatore delle reti: «A tre anni dalla costituzione, Open Fiber ha connesso in fibra ottica circa 8 milioni di Unità Immobiliari, più di chiunque altro sul mercato italiano».
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Il Gazzettino