ROMA - Nuove prove di 'dialogo' tra il Pd e il M5s, tra timide aperture e molti stop and go. Ci mette la faccia Beppe Grillo e Matteo Renzi non si lascia sfuggire l'apertura. Se...
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Non c'è nessuna inversione di linea da parte del M5S» avverte Grillo. Il Pd prende atto e il vicesegretario Lorenzo Guerini allarga le braccia: «Come volevasi dimostrare: scende dal tetto e poi ci risale immediatamente». A riaprire questa volta i colloqui, troppe volte avviati ed altrettante richiusi, è l'apertura ad un confronto sulla riforma della Rai. Uno dei plenipotenziari del Movimento, Roberto Fico, ha messo sul piatto del confronto una proposta di riforma che nelle linee di fondo il Pd non può rigettare:«Siamo aperti al 100% al dialogo con il Pd». Poi Grillo rilancia e include anche il reddito di cittadinanza, tema prioritario nell'agenda 5 Stelle. Lo fa concedendo un'intervista in esclusiva ad un quotidiano, fatto tanto raro quanto rivelatore del peso che intende dare all'evento. Il dado è tratto. Il capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza risponde a stretto giro al mittente. «Grillo cambia rotta? Se l'intervista di oggi è una vera inversione di linea e le sue parole non sono mera propaganda, credo che il Pd debba essere pronto a confrontarsi nel merito delle questioni. Senza pregiudizi».
Il leader M5s replica sul suo blog per evitare che la sua base possa interpretare l'apertura come un nuovo e repentino dietrofront. «Forse è il Pd che deve cambiare rotta, dritto verso la democrazia!» attacca l'ex comico che spiega: «Non c'è nessuna inversione di linea da parte del M5S. Ciò che abbiamo detto lo abbiamo sempre fatto al contrario dei Pd». Un modo per replicare al ministro Boschi che aveva voluto anche lei chiarire:«Noi siamo sempre stati aperti al dialogo. Il no era sempre da parte loro. Ora noi non cambiamo idea». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino