Basta grigliate in cantiere, organizzate nelle pause pranzo. E stop anche al "supermercato" dei pezzi di ricambio, che pare alcuni operai prelevassero dalle dotazioni aziendali...
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C'è stato un giro di vite nella gestione del cantiere Actv di Sant'Elena. Un settore dove fino a qualche tempo fa erano tollerati comportamenti decisamente più allegri.
I vertici di Avm sull'argomento sono abbottonatissimi, ammettono solo di aver inviato vari esposti alla magistratura - non solo quello sui presunti sabotaggi dei mezzi in riparazione - che ora dovrà valutare i vari casi.
Forse il peccato più veniale è proprio quello delle grigliate in cantiere. Nella pausa pranzo, o la domenica, un'abitudine dei lavoratori era proprio quella di organizzare dei picniciatti alla griglia. Immagini più da sagra, che da posto di lavoro.
Ora l'azienda ha tassativamente proibito le grigliate, innanzitutto per ragioni di sicurezza, abbastanza ovvie in un cantiere dove si riparano imbarcazioni. Ma questo, si diceva, è quasi un aspetto di colore dell'intera vicenda. Tra i comportamenti sotto accusa, c'è ben altro, a cominciare dalle presunte ruberie di beni dell'azienda: dalle vite alle eliche, passando per i materiali più vari.
Qualche settimana fa, tre dipendenti sarebbero stati oggetto di un provvedimento disciplinare proprio perché trovati con materiale custodito in cantiere pronto per essere portato via. In particolare, con una bobina di rame che, come noto, ha un certo valore commerciale sul mercato. Insomma, non il solito antivegetativo per ripassare la barca o l'elica di ricambio...
Voci che si rincorrono, ma che ieri Avm non ha voluto né confermare, né smentire invocando - non si capisce in che senso - il diritto alla privacy dei dipendenti.
Ora il timore di chi lavora in cantiere è che i comportamenti di poche mele marce vadano a intaccare l'immagine di tanti lavoratori onesti.
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Il Gazzettino