Non è servita a molto l'ordinanza del sindaco di Rovigo di sospensione dell'attività rivolta alla ditta Greenfert in via Grandi, con i cittadini di Cantonazzo che continuano a...
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«Va convocato immediatamente un tavolo con Provincia e Arpav - afferma Rossini -, al fine di prendere provvedimenti a tutela dell'igiene e della salubrità pubblica. La politica di concerto con i tecnici deve concretamente intervenire e imporre sistemi di abbattimento delle sostanze odorigene, vigilare e adottare un'ordinanza che obblighi la ditta a svolgere le attività di carico e scarico dei materiali con i portoni dello stabilimento chiusi. Se la Greenfert non collaborerà, andrà valutata seriamente un'ordinanza di sospensione delle attività della ditta».
Ordinanza che, a onor del vero, era già stata emessa dal Comune, ma che non sembra aver sortito i risultati sperati, con gli abitanti della frazione tornati a manifestare il proprio disagio. Secondo l'esponente della lista Tosi l'azienda verosimilmente ritiene di essere in regola con le autorizzazioni ricevute, ma con una documentazione probabilmente non esauriente e che costringe i cittadini a vivere in un ambiente non più idoneo e dignitoso.
«Non c'è più tempo da perdere - conclude Rossini, tra i più attivi già nelle prime fasi della protesta - È impensabile che le motivazioni di un'attività di fertilizzanti siano prioritarie rispetto agli odori sgradevoli che assalgono gli abitanti della frazione, tanto da costringerli ad essere prigionieri in casa propria: un sequesto collettivo di persone che non può essere tollerato e giustificato da motivi economici. Le prescrizioni date a suo tempo per avviare la lavorazione non sono sufficienti. I fatti parlano chiaro: Cantonazzo è accerchiata dalla puzza».
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Il Gazzettino