Grandi manovre per il nuovo terminal

Grandi manovre per il nuovo terminal
TRASPORTIROVIGO Prove tecniche per il nuovo terminal degli autobus. Prima di iniziare a movimentare gli autobus cittadini e le corriere di linea, arrivati ieri mattina, poco prima...

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TRASPORTI
ROVIGO Prove tecniche per il nuovo terminal degli autobus. Prima di iniziare a movimentare gli autobus cittadini e le corriere di linea, arrivati ieri mattina, poco prima delle 10 in piazzale Riconoscenza, i tecnici del Comune e gli ingegneri hanno dovuto attendere che l'ultimo carro attrezzi si allontanasse dopo aver rimosso l'ennesimo mezzo in divieto di sosta.

CARTELLI DI DIVIETO
Nonostante, infatti, la segnaletica di divieto posizionata dai vigili urbani lunedì sera, in vista delle prove di mobilitazione dei bus previste il giorno dopo, a metà mattina erano ancora decine i veicoli dei pendolari in sosta davanti alla stazione dei treni. Sul posto, dunque, sono intervenuti subito gli agenti della Polizia Locale e blocchetto delle contravvenzioni in mano, hanno iniziato prima a sanzionare le auto in sosta nell'area di rimozione, poi a chiedere l'intervento del carro attrezzi per liberare il piazzale dalle auto.
RIMOZIONE FORZATA
Qualche pendolare in attesa del treno, grazie al tam-tam dei passanti, è riuscito a spostare il veicolo in tempo: per chi, invece, era già partito, è andata peggio, dato che al suo ritorno non ha più trovato l'auto dove l'aveva parcheggiata, con un conto decisamente salato per recuperarla. Prima delle 11 ben cinquei sono state le auto in piazza Riconoscenza sottoposte a rimozione coatta, dimenticate nel parcheggio dove, dalle 10 alle 14, vigeva il divieto di sosta.
PROVE DI MANOVRA
Una volta liberata la piazza, le prove di movimentazione dei mezzi dell'azienda che si occupa del trasporto urbano ed extraurbano hanno potuto finalmente iniziare.
Una decina di bus sono stati impegnati, in pratica, in una serie di manovre sotto l'indicazione di tecnici e ingegneri della Ap&P, lo studio di progettazione di Alessio Pipinato, autore del progetto originario della trasformazione dell'ex scalo merci nella nuova stazione degli autobus.
IL PROGETTO
La prima ipotesi progettuale degli ingegneri Pipinato-Massarente aveva già avuto il via libera della Regione, ma l'attuale amministrazione ha ritenuto il progetto originario troppo impegnativo per una realizzazione celere della nuova stazione, divenuta ormai per il Comune una vera e propria urgenza. «Non verrà realizzata la nuova stazione in base al primo progetto - ha spiegato l'ingegner Pipinato - lo abbiamo rivisto sotto diversi aspetti per permettere lo spostamento della stazione in tempi brevi». L'area dell'ex scalo merci sarà interamente dedicata agli autobus, mentre sulla sinistra verrà realizzato uno stabile che ospiterà la biglietteria, un bar e altri servizi».
AREA DA RIDISEGNARE
Entro fine novembre il Comune dovrà già avere a disposizione il nuovo progetto per la conseguente approvazione, una vera e propria corsa contro il tempo per i progettisti che si apprestano a ridisegnare la nuova stazione delle corriere che troverà posto nell'area di proprietà di Rfi. Ieri mattina le prove hanno riguardato principalmente gli spazi di manovra dei autobus, ma a breve dovrà essere effettuata una seconda prova, in quanto l'ex scalo merci doveva ancora essere liberato dal materiale ferroviario che ha intralciato, in parte, la mobilitazione degli autobus.
CANTIERI A INIZIO D'ANNO

I lavori per la costruzione della nuova stazione delle corriere dovrebbero già partire nei primi mesi del 2020. L'area del piazzale della chiesa della Commenda Ovest è occupata dai mezzi del trasporto pubblico ormai da ben 17 anni, ossia dai tempi dello sfratto della stazione delle corriere da piazzale Di Vittorio, in seguito alla costruzione del multipiano e del parcheggio adiacente. Piazzale Cervi, però, doveva essere solo una soluzione momentanea, protrattasi invece per quasi 18 anni. A rispolverare il progetto dell'ex scalo merci, la primavera scorsa, è stato il commissario comunale Nicola Izzo e successivamente il sindaco Gaffeo.
Roberta Merlin
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino