Grande Nord parte da Venezia per riconquistare la Padania

Grande Nord parte da Venezia per riconquistare la Padania
LA MANIFESTAZIONEVENEZIA Il nome di Matteo Salvini non è stato mai fatto, ma tutti gli strali negli interventi sono andati verso chi «Ha snaturato la Lega Nord - Liga Veneta,...

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LA MANIFESTAZIONE
VENEZIA Il nome di Matteo Salvini non è stato mai fatto, ma tutti gli strali negli interventi sono andati verso chi «Ha snaturato la Lega Nord - Liga Veneta, tradendo la Padania e consegnando le spinte indipendentiste del nord a Roma, cercando l'unità d'Italia per aumentare solo le sedie in Parlamento».

La confederazione Grande Nord ha mosso ieri a Venezia i primi passi formali, con circa duecento esponenti riuniti in campo San Giacomo. Grande Nord è formato da movimenti padani e da partiti strutturati come Prima il Veneto o da associazioni come Lega Padania Nazione, che ha organizzatoieri mattina la manifestazione. «Noi siamo sempre quelli - ha affermato Angelo Alessandri, già presidente della Lega Nord Padania - altri hanno cambiato idea, pensando di consegnarci a Roma. Persone che a Pontida hanno prestato giuramento, ed un uomo è tale se lo rispetta. Da oggi si parte, con determinazione, entusiasmo, ma senza la fretta di arrivare. Seme dopo seme raccoglieremo le messi in tutta la Padania. Oggi siamo duecento e migliaia di persone ci stanno guardando in tutto il nord Italia».
REGALI ALLO STATO
«Ogni anno una famiglia di tre persone regala 12mila euro allo Stato - ha proseguito Pierangelo Del Zotto, segretario nazionale di Prima il Veneto - ogni anno il governo italiano scippa più di 20 miliardi al Veneto: si chiama residuo fiscale attivo. Tutti questi soldi vanno a pagare gli sprechi di altre regioni, meno virtuose, che vivono sui sacrifici dei veneti. Sono stanco di vedere crescere sempre di più il debito pubblico: non un centesimo del quale è stato creato da me, dai miei genitori e dai miei nonni. Il debito pubblico viene creato altrove ed ora taluni investitori esteri si rifiutano di rinnovare la scadenza. Non solo, ma le uscite improvvide di qualche esponente del governo ha fatto alzare lo spread e quindi anche il costo del denaro. Così un cittadino veneto che voglia comprarsi la casa (bene primario) deve ancora una volta pagare per le inefficienze e per le incapacità altrui. Fossimo indipendenti non ci sarebbe nè debito pubblico nè spread. Voglio oche il frutto del mio lavoro venga destinato alla mia gente. Ho 1100 anni di storia, altri poco più di 150. La confederazione Grande Nord ci consente di fare massa critica accompagnandoci in questo percorso verso la libertà».

Tullio Cardona
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino