GLI STRISCIONI VENEZIA Due striscioni contro il Patriarca di Venezia Francesco

GLI STRISCIONI VENEZIA Due striscioni contro il Patriarca di Venezia Francesco
GLI STRISCIONIVENEZIA Due striscioni contro il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia che pochi giorni fa ha aperto le porte delle parrocchie ai profughi. Alcuni militanti di...

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GLI STRISCIONI
VENEZIA Due striscioni contro il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia che pochi giorni fa ha aperto le porte delle parrocchie ai profughi. Alcuni militanti di Forza Nuova, domenica notte, hanno appeso uno striscione sulla parete del palazzo Patriarcale, in piazzetta dei Leoncini a San Marco, e un altro identico sul ponte della Paglia. Quelli di Forza Nuova definiscono l'attacco una critica politica in una nota: «Riteniamo che gli appelli al dovere dell'accoglienza a tutti i costi, che, da tempo e quotidianamente, provengono dalla Chiesa guidata da Papa Bergoglio e dai responsabili delle diocesi, per ultimo anche Moraglia, vada contro gli interessi degli italiani». Il coordinatore regionale del movimento Andrea Visentin si rivolge a Moraglia: «Ci chiediamo Eccellenza se, dalle stanze dorate del suo palazzo, veda gli italiani, sempre più schiacciati dalla crisi e non tutelati nei loro più elementari diritti sociali dalle istituzioni preposte, dormire al freddo in una macchina, risparmiare sulle spese sanitarie, non arrivare alla prima settimana; apra le porte degli immobili diocesani anche a loro, ci dimostri con gesti concreti verso i suoi connazionali in difficoltà che ci stiamo sbagliando». I carabinieri di Venezia stanno svolgendo gli accertamenti e restringono il cerchio attorno a 3 o 4 persone che potrebbero aver appeso gli striscioni. Il Patriarca non ha voluto rispondere direttamente all'attacco ma ieri sera, nella chiesa Santa Maria della Salute, al termine del pellegrinaggio dei giovani che precede la festa religiosa di Venezia, ha raccontato la storia della francese Madeleine Delbrêl, atea, spiegando i motivi della sua conversione a 17 anni. Un discorso che è stato colto da molti come una risposta a Forza Nuova, senza mai citare l'episodio ma arrivando a ricordare un «Partito che ha fatto dell'ateismo il fondamento» e «Dell'ideologia che si presenta ammantata dell'amore degli uomini». E rivolgendosi ai ragazzi: «Cercare Gesù significa vincere le ideologie. Spengono la realtà della creazione. Vincere l'ideologia significa fare discernimento che per il cristiano è Gesù».

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ieri ha espresso solidarietà a Moraglia a nome della città, definendo ignobile l'attacco. «Chi, con toni così oltraggiosi - ha dichiarato il primo cittadino - tenta di screditare la quotidiana opera cristiana del Patriarca, non può che trovare la mia ferma condanna e auspico che gli autori materiali di un così becero attacco vengano quanto prima identificati e puniti». Anche il Pd in consiglio comunale ha condannato il gesto: «Le parole farneticanti di Forza nuova nei confronti del Patriarca di Venezia - afferma il capogruppo Pd Andrea Ferrazzi - rappresentano un insulto non solo al Patriarca ma a tutta la città». Anche la sigla sindacale della Cgil ha espresso piena solidarietà a Moraglia: «L'ottusa mancanza di umanità si legge in una nota- ancor prima delle opinioni politiche, degli adepti di Forza Nuova, si commenta da sé».

Giorgia Pradolin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino