L'ADDIOPALMANOVA (cdm) Erano in tanti, tantissimi, ieri nel Duomo di Palmanova per dare l'addio alla sedicenne di Jalmicco trovata morta nei bagni della stazione di Udine per una...
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PALMANOVA (cdm) Erano in tanti, tantissimi, ieri nel Duomo di Palmanova per dare l'addio alla sedicenne di Jalmicco trovata morta nei bagni della stazione di Udine per una sospetta overdose su cui ora stanno indagando gli inquirenti. Il parroco, don Angelo Del Zotto, ha contato almeno 350-400 persone. «Il Duomo era gremito, c'era un gruppo foltissimo di giovani». E proprio i compagni della ragazza e un suo insegnante hanno tracciato il suo ritratto. I sorrisi, le battute e quegli occhi, il suo sguardo, che «arrivava sempre prima». «Continuiamo a rivivere gli attimi passati assieme. Continuiamo a sperare che il vuoto che hai lasciato in quel banco come anche dentro di noi possa riempirsi. Le lacrime versate comunque non potranno farti tornare», ha detto una sua compagna, con la voce rotta. In Duomo, con i tanti che hanno voluto esprimere la loro vicinanza ai genitori della ragazza e a sua sorella, c'era anche il sindaco di Palmanova Francesco Martines, secondo cui la presenza di tanti giovani al funerale è «di buon auspicio» ed è anche «un monito, perché queste cose non si ripetano». Don Angelo ha sottolineato come la tragedia abbia lasciato sconvolti non solo i suoi familiari, ma tutta la comunità: «Stiamo sperimentando di non essere un'isola felice. Il male, che approfitta delle nostre fragilità, è presente anche da noi». Ma in queste occasioni, ha detto, «siamo chiamati, prima di tutto, a non emettere sentenze e a non sparare giudizi». I giovani, ha detto, vanno ascoltati. Bisogna «dar loro fiducia», ha detto il parroco, rammentando ai compagni di scuola della sedicenne le parole di Papa Francesco: «Voi non siete merce all'asta! Per favore, non lasciatevi comprare».
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Il Gazzettino