Gli agenti in malattia facevano sport

Gli agenti in malattia facevano sport
Gli agenti penitenziari si vantavano quando facevano i giri nelle celle e i detenuti li ascoltavano. Il loro vanto era di raccontare cosa facevano durante i lunghi periodi di...

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Gli agenti penitenziari si vantavano quando facevano i giri nelle celle e i detenuti li ascoltavano. Il loro vanto era di raccontare cosa facevano durante i lunghi periodi di assenza con i presunti falsi certificati medici. Un poliziotto si era aperto un'officina meccanica. Ma i racconti vertevano, soprattutto, sui risultati sportivi. Insomma, gli oltre dieci agenti indagati per le presunte false malattie non passerebbero il loro tempo con qualche partitella tra amici, ma farebbero attività sportiva. Adesso gli investigatori della guardia di finanza controlleranno tutte le federazioni sportive padovane. Il pubblico ministero Sergio Dini vuole sapere se gli agenti sotto inchiesta sono tesserati e se durante le loro malattie erano sui campi di calcio e di basket. In meno di un anno di indagini Dini ha portato a giudizio gli agenti coinvolti nel traffico di droga, di cellulari e di sim card all'interno della casa di reclusione. Tutti i poliziotti sono stati condannati con i riti abbreviati e i patteggiamenti allargati. Adesso entra nel vivo l'inchiesta sui certificati medici che per gli inquirenti erano falsi. Nel registro degli indagati ci sono i nomi di una decine di agenti e di cinque medici di base. Le ipotesi d'accusa sono di truffa e falso.

Settantacinque certificati medici in un anno. Uno degli agenti della polizia penitenziaria nel 2012 è rimasto assente per malattia più di cento giorni. Le patologie? Nulla di grave. Solo lombalgiti, dissenterie, cefalee, faringiti e gonalgie. Però questi disturbi avvenivano l'8 dicembre, il 30 e il 31 dicembre, in prossimità di ponti o di feste raccomandate. Gli investigatori della della Squadra mobile hanno perquisito anche gli ambulatori dei medici sotto inchiesta. I settantacinque certificati medici non sono solo un caso. Perchè quasi tutti gli indagati sono a questi livelli. E molti certificati sono stati presentati in ritardo. E neppure sono tutti firmati dal proprio medico di base. Quanto ai medici, gli investigatori hanno scoperto anche delle stranezze ridicole. Uno dei dottori, trasferito in Puglia, continuava a firmare certificati medici come se fosse ancora in servizio a Padova.

La scoperta della passione per lo sport degli agenti di polizia penitenziaria in malattia era avvenuta a fine aprile. Uno degli assenti è stato trovato in un campo di calcio. E in quel periodo era stato scoperto che un collega, assente da otto mesi per una presunta lombosciatalgia, aveva trasformato il garage di casa dei genitori in Puglia in un'autofficina. I carabinieri lo hanno trovato alavorare sotto un'auto. E nel cortile dui casa c'erano altre vetture in attesa di essere riparate. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino