GIRO AL VIA COL COLPO IN GANNA

GIRO AL VIA COL COLPO IN GANNA
CICLISMODa Torino a Milano. Il Giro d'Italia che scatta oggi con la cronometro inaugurale nel capoluogo piemontese, su un tracciato di 8,6 km, è una corsa che cerca di riportare...

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CICLISMO
Da Torino a Milano. Il Giro d'Italia che scatta oggi con la cronometro inaugurale nel capoluogo piemontese, su un tracciato di 8,6 km, è una corsa che cerca di riportare un pizzico di normalità dopo che la stagione 2020 è stata completamente funestata dal Covid-19. Le restrizioni sono ancora molte, tanto è vero che anche il pubblico non potrà essere presente in massa come avveniva in passato, ma perlomeno, in questo 2021, il Giro come da tradizione torna a maggio. Il favorito numero uno è il britannico Simon Yates, che nel 2018 andò in crisi a poche tappe dalla conclusione di una corsa che stava dominando, cedendo lo scettro a Chris Froome. Vincitore pochi giorni fa del Tour of the Alps, Yates avrà una squadra compatta per cercare di vincere. Gli occhi degli appassionati sono rivolti anche al colombiano Egan Bernal, vincitore del Tour de France 2019 e reduce da un'annata durante la quale ha patito vari problemi alla schiena. Al via ci sarà Remco Evenepoel, considerato il nuovo Eddy Merckx dal pubblico belga, che torna in gara dopo il drammatico incidente al Lombardia dello scorso anno. Non dobbiamo poi dimenticare Jai Hindley, che dividerà i gradi di capitano con Romain Bardet.

GLI ITALIANI
Per quanto riguarda la classifica generale sembra difficile puntare sul solito Vincenzo Nibali, reduce dalla frattura al radio rimediata tre settimane fa dopo una caduta in allenamento. La sua squadra, la Trek-Segafredo, partirà con un tridente composto dal siciliano, da Giulio Ciccone e dall'olandese Bauke Mollema. I colori azzurri sembrano brillare di più in vista degli arrivi in volata, con il campione italiano ed europeo Giacomo Nizzolo che sarà uno degli sfidanti più agguerriti di Caleb Ewan, Peter Sagan e Dylan Groenewegen, che torna in corsa dopo la squalifica di nove mesi rimediata dopo aver causato una caduta spaventosa al Giro di Polonia. I tifosi aspettano con fiducia anche il veronese Elia Viviani, reduce da un 2020 senza acuti.
IL PERCORSO
Sulla carta, il Giro d'Italia numero 104 sembra essere duro ma non durissimo. Una delle prime frazioni insidiose saranno quelle di Ascoli Piceno e di Campo Felice, così come quella sugli sterrati di Montalcino. Lo Zoncolan (nella tappa che scatterà da Cittadella il giorno dopo l'arrivo a Verona) verrà affrontato dal versante meno difficile, mentre la tappa regina sarà la sedicesima da Sacile a Cortina con cima Coppi sul Pordoi. Non è da escludere che il Giro possa risolversi nella cronometro finale di Milano, come avvenuto lo scorso anno, quando Tao Geoghegan Hart ha superato Jai Hindley solo nell'ultima frazione. In totale, gli arrivi in salita saranno cinque, mentre le cronometro saranno solo due: quella di oggi a Torino e l'ultima a Milano. E chissà che Filippo Ganna non possa riconfermarsi alla prima tappa, proprio come nel 2020, quando esordì al Giro d'Italia conquistando la prima maglia rosa.

Carlo Gugliotta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino