Giolo: «Accetterò la nomina a referente solo in continuità con il lavoro di Crepaldi»

Giolo: «Accetterò la nomina a referente solo in continuità con il lavoro di Crepaldi»
«I problemi segnalati da Livio Crepaldi mi inducano alla prudenza». Antonio Giolo prende tempo sul ruolo di referente della biblioteca comunale di Adria. «Per chiarire la mia...

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«I problemi segnalati da Livio Crepaldi mi inducano alla prudenza». Antonio Giolo prende tempo sul ruolo di referente della biblioteca comunale di Adria. «Per chiarire la mia posizione - dice - preciso che la proposta mi è stata formulata da Crepaldi in un colloquio ill 29 giugno. Fino ad allora nulla sapevo né delle sue intenzioni di lasciare l'incarico né delle motivazioni».

Giolo è legato da un rapporto di stima e di condivisione di scelte con Crepaldi da oltre 50 anni. «Ho garantito che ci avrei pensato seriamente spiega - Ho detto, però, a Crepaldi che, dopo undici anni nella fondazione Bocchi, avrei preferito una pausa. Mi sono permesso di suggerire per l'incarico Antonio Lodo, che ritengo più di me preparato per un lavoro culturale ad Adria. Crepaldi invece ha insistito nel proporre il mio nome ritenendo improbabile che Lodo accettasse la nomina, visto anche il suo coinvolgimento nel programma culturale Arci a Rovigo».
Solo successivamente Giolo è stato contatato dal sindaco Omar Barbierato: «Barbierato - conclude - mi ha proposto l'incarico. Ho fatto presente le mie perplessità e chiesto di conoscere il contenuto della lettera di dimissioni di Crepaldi. È chiaro che sarà difficile per me interpretare il ruolo di referente come l'ha esercitato lui. Con la sua gestione la biblioteca ha cambiato volto ed ha acquisito la funzione di centro di animazione culturale per la città. Per questo, è mia intenzione accettare la nomina soltanto se ci saranno le condizioni per sviluppare il ruolo di referente in continuità con l'operato di Crepaldi, per una cultura che unisca e non divida, secondo schieramenti precostituiti, pur nella diversità personali che ci caratterizzano».
Guido Fraccon
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Il Gazzettino