Gioielli spariti in casa: nei guai la vicina

Gioielli spariti in casa: nei guai la vicina
IL PROCESSOBELLUNO Non solo non avrebbe pagato l'affitto tanto che poi dovette lasciare l'appartamento, ma addirittura avrebbe rubato i gioielli alla sua padrona di casa. È così...

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IL PROCESSO
BELLUNO Non solo non avrebbe pagato l'affitto tanto che poi dovette lasciare l'appartamento, ma addirittura avrebbe rubato i gioielli alla sua padrona di casa. È così che Enrica Molin (avvocato Giorgio Gasperin), 44enne nata a Venezia ma residente in provincia, è finita alla sbarra con l'accusa di furto aggravato. Ieri mattina, in Tribunale a Belluno di fronte al giudice Domenico Riposati, con il pm Gianluca Tricoli, si è celebrato il processo: ha parlato la parte civile Angela De Paoli (costituita con l'avvocato Gianluca Nicolai) e ha detto la sua verità anche l'imputata.

L'ACCUSA
I fatti risalgono a quasi 6 anni fa: sono avvenuti a Belluno tra la fine del 2012 e inizio 2013. Enrica Molin e l'allora marito, con il quale pende una procedura di divorzio, erano in affitto nell'appartamento della De Paoli. Secondo quanto raccontato ieri dalla proprietaria sarebbero spariti dei gioielli per un totale di 5mila euro che lei teneva in casa. «L'unica persona - ha spiegato la parte civile - che è entrata nella mia casa è stata la mia vicina, la Molin, in un paio di occasioni quando mi fece il piacere di guardare un nipote, mentre andavo a prendere l'altra nipotina a scuola». I gioielli sparirono e ci fu la denuncia. Tramite le indagini della polizia, che sono state illustrate ieri in aula dall'assistente capo che operò, si risalì a monili che corrispondevano alla descrizione fatta dalla derubata. Erano stati portati in un Compro Oro e non esistevano più: erano stati fusi. Ma il nome registrato nell'operazione di vendita dell'oro era proprio quello della 44enne veneziana.
LA DIFESA

«Sì è vero - ha ammesso l'imputata - li ho venduti io, ma non li ho rubati. Li ho ricevuti da mio marito che mi chiese il favore di portarli al Compro Oro». Secondo quanto sostenuto dalla difesa, con l'avvocato Giorgio Gasperin, la padrona di casa derubata avrebbe chiesto di dare aria alla casa in sua assenza e per questo avrebbe lasciato le chiavi di casa in garage. Chiavi che avrebbe preso e utilizzato per il furto i marito della 44enne veneziana, ovviamente a sua insaputa. Poi siccome lui era pieno di debiti e temeva che cambiando quei gioielli il denaro gli sarebbe stato pignorato avrebbe chiesto con questa scusa alla moglie di fargli un piacere. Una versione che non ha convinto il pm Tricoli che con le sue domande alla parte civile aveva evidenziato come le chiavi non erano mai state lasciate a qualcuno. Ora deciderà il giudice.
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Il Gazzettino