Gallani e il Pd: «Passi avanti ma servono più garanzie»

Gallani e il Pd: «Passi avanti ma servono più garanzie»
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LE REAZIONI
PADOVA «Il parere favorevole è arrivato con limitazioni importanti - sottolinea l'assessora all'Ambiente Chiara Gallani - situazioni che abbiamo imposto come la diminuzione della capacità o il riutilizzo di potenza a favore della città e del nuovo ospedale sono arrivate, per quanto però non tutto è stato accolto. Per esempio l'indagine epidemiologica dovrebbe essere un percorso preventivo. Inoltre manca ancora il raccordo con il Piano rifiuti regionale. Certo è diminuita la quantità ma è ancora alta».

Vedremo che posizione prenderà il Comune il 6 dicembre quando in Conferenza dei servizi dovrà votare insieme a 8 Comuni del bacino e vari enti ma anche alcuni delegati nominati direttamente dalla Giunta regionale.
Più battagliera la posizione dell'ex consigliera comunale Marina Mancin ora in prima linea nel Comitato anti potenziamento: «
Rilevo la mancata attuazione del piano regionale, scaduto nel 2020 e nessun nuovo piano regionale aggiornato dello smaltimento rifiuti. Dunque non sappiamo quanto smaltirà l'impianto. Il secondo aspetto è che non si tratta di ammodernamento ma di una nuova linea aggiuntiva. Il terzo è che la prima e seconda linea dovevano essere dismesse almeno dal 2009 dunque l'inquinamento da queste linee è continuato nel silenzio di Hera. Per quanto riguarda Padova se nei progetti bastava la terza linea molti anni fa, ancor di più dovrebbe essere sufficiente oggi e in prospettiva con l'allargamento del porta a porta a tutta la città ormai prossimo. Inoltre anche la terza linea ora esistente avrebbe dovuto, nei progetti, portare il riscaldamento a vaste aree della città. Si pensava agli istituti universitari ma nulla è stato fatto. Con queste premesse come credere alle promesse? Come credere che non si bruceranno Pfas, che si attiverà uno studio epidemiologico, che si utilizzerà il teleriscaldamento per l'ospedale? Come non pensare che, trattandosi di impianto strategico per la regione senza piano regionale non brucerà rifiuti di tutto il Veneto e non solo? Infine, alla partecipazione dal basso è stato dato uno spazio formale e non sostanziale, non avendo previsto tempi di risposta utili».

Anche il gruppo consigliare del Partito democratico prende posizione. Gianni Berno, Anna Barzon, Roberto Bettella, Margherita Colonnello, Giovanni Gabelli e Nereo Tiso commentano: Il consiglio comunale ha rivolto, tramite una mozione votata da tutta la maggioranza nel gennaio 2021, una serie di richieste ben precise alla Giunta regionale in cui si chiedono precise garanzie riguardo alla nuova linea, alle quantità e tipologie di rifiuti. In particolare desta preoccupazione il silenzio della Regione riguardo al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali, scaduto il 31 dicembre 2020 e non ancora rinnovato. In assenza di questo documento non possiamo conoscere le reali intenzioni della Giunta regionale riguardo il futuro del termovalorizzatore.
M.G.
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Il Gazzettino