Fuoco nel palazzo, tre intossicati

Fuoco nel palazzo, tre intossicati
DORSODUROVENEZIA Hanno respirato a lungo il fumo dell'incendio e la polvere degli estintori. Per questo un'anziana signora e due inservienti, residenti in un palazzo nobiliare,...

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DORSODURO
VENEZIA Hanno respirato a lungo il fumo dell'incendio e la polvere degli estintori. Per questo un'anziana signora e due inservienti, residenti in un palazzo nobiliare, sono stati prontamente portati in ospedale.

È accaduto ieri notte, poco dopo la mezzanotte, quando fiamme si sono levate nel piano ammezzato di un appartamento nel palazzo Ca' Contarini degli Scrigni e Corfù, sul Canal Grande, al civico 1057 di Dorsoduro, con entrata lungo la direttrice calle Corfù, che dal ponte de le Maravegie conduce all'Accademia. Nell'appartamento abita da sola un signora ottuagenaria, che i vicini indicano come la zia del proprietario del palazzo: Leonardo Rocca, che proprio nella giornata di ieri compiva 44 anni.
L'INCENDIO
Si è trattato solo di un principio d'incendio sviluppatosi nell'ambiente adibito a cucina e soggiorno, pare per colpa di un'anomalia elettrica; le cause sono comunque al vaglio dei tecnici dei vigili del fuoco. Mentre la servitù si dava da fare a spegnere le fiamme con gli estintori, Leonardo Rocca ha richiesto l'intervento dei vigili del fuoco, prontamente sopraggiunti, che hanno spento del tutto i residui di fiamma.
SOCCORSI
È stato chiamato anche il Suem, che con un'idroambulanza ha trasferito gli intossicati all'ospedale civile. Mentre per la coppia appartenente alla servitù è bastata l'ossigenoterapia ed i due hanno fatto ritorno a palazzo in serata, la signora è stata invece posta per ulteriore precauzione nella camera iperbarica ed è ancora trattenuta in osservazione. Anche il proprietario a tarda notte si sia recato al pronto soccorso, con propri mezzi, per una visita di controllo. Le fiamme hanno intaccato i mobili della cucina e bruciato parte di una sedia, poi gettata annerita nel cotile interno del palazzo. I vigili del fuoco hanno lavorato tre ore, lasciando il palazzo solo dopo un accurato controllo con la termocamera, per escludere eventuali focolai residui. Ca' Contarini degli Scrigni e Corfù, come racconta Pier Alvise Zorzi nel suo libro Venezia - Il Canal Grande, fu la sede di una delle più grandi feste nei tempi della Serenissima, quando, nel 1525, Paolo Contarini sposò Vienna Gritti, nipotina prediletta del doge Andrea Gritti. Tra le fanfare ed il rombo delle artiglierie, la sposa, ed il suo corteo di centotredici dame ingioiellate, oltre ai balli dei Compagni de' Calza, raggiunse il palazzo solcando il Canal Grande a bordo del Bucintoro. Dal 1890 il palazzo, che data fine Trecento, con linee rinascimentali, appartiene alla famiglia Rocca. Precedentemente, il conte Girolamo Contarini decise di lasciare i libri ed i codici, patrimonio di famiglia, alla biblioteca Marciana, e di donare i quadri alle vicine Gallerie dell'Accademia, fra i quali opere di Giovanni Bellini e di Pietro Longhi; nel novero anche la tela del famosissimo Farmacista.

Tullio Cardona
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino