«Fomenti l'odio» Pelloni e Conte ad alta tensione

«Fomenti l'odio» Pelloni e Conte ad alta tensione
LA POLEMICATREVISO «Non si deve permettere di accostare la parola odio al mio nome». Il sindaco Mario Conte punta il dito contro Stefano Pelloni, capogruppo del Pd in consiglio...

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LA POLEMICA
TREVISO «Non si deve permettere di accostare la parola odio al mio nome». Il sindaco Mario Conte punta il dito contro Stefano Pelloni, capogruppo del Pd in consiglio comunale. E la polemica si propaga subito con toni anche molto accesi.

SCINTILLE

Tutto nasce durante Ore 13, trasmissione di approfondimento di Antenna Tre Nordest condotta da Piergiorgio Paladin. Il tema in discussione è il movimento delle Sardine, in studio tra gli ospiti Pelloni e il commissario provinciale della Lega Gianangelo Bof. Dopo una domanda gli animi, inevitabilmente si scaldano, e Pelloni afferma che le parole pronunciate da Conte a Pontida, quando fu durissimo nei confronti del Pd e della precedente amministrazione guidata da Giovanni Manildo, erano d'odio. Riferimento che a Bof in studio è piaciuto poco e a Conte, a casa, pochissimo. E infatti il sindaco poi ribatte dal suo profilo Facebook: «Stefano Pelloni (PD) ad Antennatre: Il sindaco Mario Conte, che è responsabile degli Enti Locali della Lega, diffonde messaggi d'odio. Nella foto trovate tutti i messaggi d'odio che contribuisco a diffondere a Treviso. Valla a capire la sinistra trevigiana...», e sotto un collage di immagini con Conte che stringe mani, abbraccia bambini, visita scuole e case di riposo. Il duello poi si infiamma: « Mario Conte sindaco sei ridicolo - ribatte Pelloni - in trasmissione ho fatto riferimento solo ad un preciso episodio, mentre per altro ho citato altre tue qualità come sindaco. Era un discorso diverso, ma è evidente che ti piace banalizzare solo per colpire ad personam. C'è a chi piace fare politica in questo modo, chi invece prova a non insultare». E il sindaco: «Non accetto che al mio nome venga accostata la parola odio. Ricordatelo bene! E se c'è una persona scorretta qui sei proprio te. Lo sai che ti stimo, ma non accetto questo tipo di attacco alla mia persona che si basa su falsità». Tra i due la tensione è rimasta: «Non c'è un sentimento più lontano da me che l'odio», rimarca il sindaco. «Lui - ribatte il capogruppo Pd - deve essere corretto. Ho fatto riferimento a un episodio specifico, quello di Pontida, quando ha parlato dal palco. Ma Conte ama girare tutto sul personale, banalizzare le questioni. C'è a chi piace questo modo di fare politica, a me invece non piace per niente».
P. Cal.
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Il Gazzettino