Focolai a macchia di leopardo, più difficile il tracciamento

Focolai a macchia di leopardo, più difficile il tracciamento
I FOCOLAIPORDENONE La macchia azzurra della provincia di Pordenone, figlia del maxi-focolaio che si è sviluppato a partire da una festa in una discoteca giudicata abusiva dalla...

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I FOCOLAI
PORDENONE La macchia azzurra della provincia di Pordenone, figlia del maxi-focolaio che si è sviluppato a partire da una festa in una discoteca giudicata abusiva dalla Questura. I casi particolari della Bassa friulana e della costa, legati alle vacanze e alle serate al mare come ad esempio il focolaio di Muggia. I contagi in aumento in comuni già colpiti in passato come Nimis e Taipana. Sono le situazioni particolari che nell'ultima settimana sono finite sul tavolo della task force regionale contro il Covid. E il colore è quello della mappa aggiornata della Protezione civile del Fvg, in cui spicca la macchia pordenonese. Il Friuli Occidentale resta ancora l'area più colpita della regione in questa quarta ondata di contagi. Pesa come detto il focolaio nato in un locale notturno di Roveredo in Piano, poi chiuso per 75 giorni dalla Questura di Pordenone. Il capoluogo della Destra Tagliamento è anche la città regionale con il più alto tasso di contagio: i positivi sono 104, cioè 2,1 ogni mille abitanti. Gli altri tre capoluoghi non sforano quota 0,5 casi sulla stessa base di calcolo. Spicca anche il caso di Chions, con 17 positivi attualmente censiti.

IN PROVINCIA DI UDINE
In provincia di Udine, invece, la situazione peggiore è quella di Lignano e Latisana, dove si contano rispettivamente 23 e 35 contagi attivi. In questo caso a contare sono i flussi di vacanzieri (anche quelli mordi e fuggi) e le presenze aumentate durante il periodo estivo. Piccoli focolai familiari, invece, hanno fatto aumentare i casi censiti tra Nimis e Taipana, due paesi già interessati in modo particolare sia nella seconda che nella terza ondata della pandemia. Ci si sposta poi in provincia di Trieste, dove per una volta non è il capoluogo a preoccupare. Il caso di studio è quello di Muggia, ultimo comune prima del confine con l'Istria slovena. I contagi attivi sono infatti 33, per un'incidenza sui mille abitanti che tocca i 2,5 positivi su mille abitanti.
IL TRACCIAMENTO

Nonostante la necessità di tracciare le persone in modo da evitare che i contagi possano propagarsi fuori controlli, con l'aumento dei numeri diventa sempre più complicato riuscire a tracciare i contatti di chi si infetta. Non a caso il numero dei tracciati è in calo e si arriva a capire da ce parte arrivano quando la malattia è conclamata. Questo accade il parricolare con i più giovani dove i contatti socuali sono decisamente più alti.
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Il Gazzettino