Fiumi e contratti fuoco incrociato sul Consorzio

Fiumi e contratti fuoco incrociato sul Consorzio
LA CONFERENZATREVISO «Il Consorzio di Bonifica è solo un gestore, non faccia il padrone». Era una conferenza stampa per presentare il contratto di fiume tra Amministrazione e...

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LA CONFERENZA
TREVISO «Il Consorzio di Bonifica è solo un gestore, non faccia il padrone». Era una conferenza stampa per presentare il contratto di fiume tra Amministrazione e Forum ambiente. Si è subito trasformata in una messa sotto accusa di Romanato e del suo operato. Con evidente imbarazzo dell'assessore Luciano Franchin. Che, prontamente, si smarca. «Non disponiamo di dati ufficiali sui risultati dell'asciutta del Piave. Attendiamo i dati e poi istituiremo un tavolo di confronto».

LA POLEMICA
Ma Fausto Pozzobon non indietreggia. «I fatti conseguenti alla gestione delle asciutte del Piavesella e Brentella, il caso di Mogliano, verificatesi in marzo 2018 e, prima ancora, il ritardo e le remore nel conformarsi alle direttive UE sul deflusso ecologico del Piave e dei fiumi del bacino idrografico tra Brenta e Piave, hanno raggiunto livelli parossistici di incompetenza e irresponsabilità che non possono essere più accettati. I dati diffusi sono palesemente inesatti. Non ci sono stati i livelli di siccità previsti».
Il Forum Ambiente critica fortemente il Consorzio di Bonifica e, dopo aver descritto e puntualizzato fatti, citato dati e informazioni, motiva e chiede le dimissioni del Management del Consorzio stesso. Dopo l'inizio belligerante, ecco il cuore dell'annuncio: parte il processo i Contratto di Fiume per le acque di risorgiva di Treviso.
NUOVA SENSIBILITÀ
Il coinvolgimento del Comune di Treviso come capocordata nella stesura del Documento di Intenti, le conferenze organizzate dal Forum Ambiente iniziate a partire dal 17 marzo, con la Conferenza e Mostra fotografica sui fiumi di risorgiva al Museo Bailo, proseguiranno per tutto il 2018, con lo scopo di coinvolgere i residenti e utenti dei fiumi di risorgiva nelle attività previste nel processo di Contratto di Fiume.

«E' un processo culturale che vuole operare un cambio di mentalità» conferma Franchin. «Si invitano tutti i residenti che hanno a cuore le sorti dei fiumi di risorgiva di aderire all'iniziativa compilando il questionario in cui lasciare i recapiti per la convocazione della Conferenza Plenaria e per la partecipazione ai tavoli di lavoro con i vari portatori di interessi istituzionali, utilizzatori delle acque di risorgiva in genere e dei territori in cui i fiumi scorrono-spiegano Lucia Biscaro e Gianfranco Padovan- Dagli incontri previsti nasceranno nuove regolamenti nella gestione delle acque e dei territori ma soprattutto nasceranno e si svilupperanno nuove opportunità tramite il Programma di Azioni in cui sanno indicati obiettivi, risorse, responsabilità, modalità operative sai implementative e sia di monitoraggio attivo».
E.F.
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Il Gazzettino