Fiera dell'oggetto ritrovato: il bilancio del 2018 è ottimo

Fiera dell'oggetto ritrovato: il bilancio del 2018 è ottimo
FELTRELa Fiera dell'oggetto ritrovato chiude l'anno 2018 con il segno positivo. Il mercatino dell'antiquariato, giunto quest'anno alla sua sesta edizione, è diventato un...

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FELTRE
La Fiera dell'oggetto ritrovato chiude l'anno 2018 con il segno positivo. Il mercatino dell'antiquariato, giunto quest'anno alla sua sesta edizione, è diventato un appuntamento ormai imperdibile per tanti appassionati di oggetti vecchi e antichi: appassionati e curiosi provengono un po' da tutto il Triveneto e non solo. L'iniziativa è diventata un'occasione di animazione e valorizzazione del centro storico che viene frequentato anche dai feltrini che solitamente non si vedono. Ieri l'ultimo appuntamento dell'anno che, complice la bella giornata soleggiata, ha invogliato molte persone a fare un giro. Soddisfatto Massimiliano Conzada, coordinatore della manifestazione

Com'è stata l'annata?
«È andata bene. Ci sono stati degli alti e dei bassi dovuti al tempo a cui, purtroppo, non possiamo comandare ma che in eventi come questo è determinante per la presenza o meno. Anche oggi (ieri) pensavo ci fosse meno affluenza in quanto cadeva dopo la festività e siamo in una stagione fredda e invece c'è parecchio pubblico».
Un evento che è riuscito a trovare il suo spazio?
«Si. È un appuntamento che si è consolidato nel panorama regionale. Abbiamo espositori che arrivano da Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e a volte anche da altre regioni. Abbiamo una media di circa 70 espositori a domenica a rotazione, non sono sempre gli stessi ad ogni appuntamento. Il picco solitamente lo registriamo nei mesi estivi, luglio in particolare, con oltre cento stand presenti; meno invece nei mesi invernali. A riprova della bontà dell'iniziativa, alcuni espositori è da sei anni che vengono alla fiera».
Un'occasione importante anche per valorizzare la cittadella.

«L'idea di questa fiera è nata anche proprio per valorizzare il centro storico. Molte persone vengono e dicono che è una città stupenda ed è un peccato che ci sia poca vita. Ecco, nel nostro piccolo, vogliamo fare qualcosa. Un'occasione affinché il centro storico, per un giorno, riviva. È bello anche vedere girare feltrini che abitualmente non frequentano la parte storica della città. Certamente ci sarà l'edizione 2019: siamo convinti del percorso che abbiamo intrapreso e vogliamo andare avanti. Siamo già pronti per ricominciare ad aprile; il tutto con la consolidata formula».
Eleonora Scarton
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Il Gazzettino