(M.Sca.) Una mattinata da dedicare al ricordo di quelle giovani vite che hanno deciso di scegliere un treno qualunque, per mettere fine alle proprie esistenze. Don Andrea...
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Il ricordo andrà allo studente 22enne di Badia Polesine, suicidatosi a metà febbraio, così come al 42enne disoccupato di San Martino di Venezze, che si è tolto la vita ai primi di marzo. Ma la mattinata sarà dedicata anche ai suicidi avvenuti qualche settimana dopo, sempre sulla linea ferroviaria Rovigo - Padova, così come ai due ragazzi di Villamarzana e Arquà, under 18, morti sotto un treno alcuni anni fa nella stazione arquatese.
«Quest'anno abbiamo pensato di iniziare il Festival Biblico dalla stazione ferroviaria di Rovigo, perché per vivere e conoscere la nostra città, non si può non iniziare da qui, ossia dal luogo simbolo del viaggio per eccellenza - spiega don Andrea Varliero -. La stazione è crocevia di passaggio, ma anche di partenza per nuove sfide e nuovi incontri. Il 13 maggio si partirà tutti insieme per un viaggio culturale e sociale. Perché questa è la vita: un continuo, faticoso ed entusiasmante viaggio, verso nuove frontiere, nuove sfide, nuovi incontri».
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Il Gazzettino