CORDENONS - Festa dei Popoli con incursione calcistica. Perché, piaccia o meno, il pallone è sempre in grado di parlare una lingua universale e unificante. Lo pensano anche...
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«Le comunità cattoliche che vivono ormai da anni nel nostro territorio si riuniscono per celebrare insieme la messa - informa don Corazza -, con l'obiettivo di trascorrere un pomeriggio forte, di convivialità e vicinanza». Ogni anno viene cambiata la sede. Questa volta a ospitarla sarà la parrocchia di San Pietro Apostolo a Sclavons. «Una cura particolare - aggiunge il sacerdote - è dedicata alla celebrazione, animata dalle diverse realtà: filippini, ghanesi, nigeriani, polacchi, romeni, ucraini e italiani. A ciascuna di esse viene affidata una parte del rito: letture, canti, preghiere, segni da presentare all'offertorio». Finita la messa c'è il pranzo comunitario. La classica pastasciutta, intesa anch'essa come elemento unificante della terra che ospita tutti, è integrata dalle pietanze tipiche dei diversi Paesi. Poi canti e balli legati alle singoli tradizioni e l'attesa partita di calcetto. Il programma: alle 11.45 ritrovo e accoglienza sul sagrato della chiesa, alle 12.30 messa presieduta dal presule e animata dai vari gruppi, alle 13.30 pranzo condiviso, alle 14.30 canti e danze, alle 15.30 sfida sul campo di pallone. Naturalmente da non perdere.
Pier Paolo Simonato
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Il Gazzettino