Federico Lugato Ultimo giorno di ricerche

Federico Lugato Ultimo giorno di ricerche
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IL CASO
MESTRE Decimo e ultimo giorno di ricerche (forse). Di Federico Lugato, il 39enne mestrino scomparso giovedì 26 agosto dopo essere uscito per una passeggiata in Val di Zoldo, non ci sono tracce. Domani la Prefettura di Belluno sospenderà le operazioni per un vertice in cui si deciderà se continuare a mantenere uomini, mezzi e risorse a Pralongo. La macchina che si è messa in moto, grazie ai numerosi appelli della moglie Elena Panciera, è enorme e ha richiamato persone da tutto il nord Italia. Per non parlare della raccolta fondi su Facebook, che ha superato i 20mila euro, e la possibilità di effettuare un bonifico per il Soccorso Alpino con causale Troviamo Federico (oltre 6mila euro già raccolti). Ieri hanno partecipato alle ricerche quasi 200 persone su un'area molto impegnativa, compresa tra il torrente Prampera e i versanti del Petorgnon, e ricoperta di massi e bosco fitto di pino mugo con voragini e spaccature. Alle forze istituzionali si sono uniti un centinaio di volontari che hanno percorso altre zone. Federico Lugato è scomparso dieci giorni fa. Dopo aver parcheggiato l'auto a Pralongo si è incamminato lungo un sentiero (la moglie ha raccontato che l'idea era quella di eseguire un giro ad anello nel Gruppo Tamer-San Sebastiano) e non è più tornato indietro. Il cellulare si è spento e le geo-localizzazione non era attiva. Ricostruire i suoi ultimi spostamenti è stato praticamente impossibile, senza contare l'ampiezza del raggio delle celle telefoniche: troppo vasta. Sulle sue tracce soccorritori, cani, elicotteri, droni e anche un team di informatici ma, come ha spiegato ieri il soccorso alpino, «nessun nuovo elemento utile ha permesso di dare indicazioni puntuali sui luoghi da indagare». La ricerca riprenderà questa mattina. «Cerco di mantenermi lucida ha spiegato la moglie Elena sui social Sono una donna di montagna: la natura dà tanto ma può essere spietata. Non vi nego che la speranza c'è, da moglie innamorata. So che Federico è capace di cose straordinarie. Ma razionalmente so che le risorse non possono rimanere convogliate qui per sempre. Io vorrei continuare finché non lo troviamo però mi rendo conto che ci sono tante altre persone lì fuori che hanno bisogno dei soccorsi».

Davide Piol
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino