Famiglie sempre più indebitate

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UDINE - Ci saranno anche sintomi di ripresa, ma le famiglie hanno il fiatone. E se c'è chi riesce a risparmiare anche in tempi di crisi, i dati dicono che l'indebitamento cresce. Anche in Fvg, dove l'esposizione media nei confronti di banche e finanziarie sfiora i 19mila euro, il 30% in più dal 2007. Federconsumatori Fvg chiede alle banche di dare più respiro alle famiglie. «La crescita delle sofferenze non riguarda soltanto le imprese ma anche i privati: un problema che richiederebbe una gestione più elastica da parte degli istituti di credito, non solo per dare più respiro ai debitori, ma anche nel proprio interesse, cioè per favorire il recupero dei crediti deteriorati». Così Barbara Puschiasis, la 34enne avvocato di Udine eletta ieri al vertice dell'associazione, che in Fvg conta 4.300 iscritti, raddoppiati negli ultimi dieci anni, col presidente uscente Edo Billa al timone, e cresciuti del 5% anche nel 2014. 2.300 le pratiche avviate lo scorso anno, con comunicazioni (28%), energia-gas (26%) e beni di consumo (17%) a fare la parte del leone. Cresce però, in particolare in questi primi mesi del 2015, il peso delle vertenze con le banche. E non solo per chiedere moratorie sui prestiti, l'allungamento delle scadenze per alleggerire le rate e soluzioni di tipo concordatario sulle quali Federconsumatori denuncia uno scarso interesse da parte delle banche. L'altra questione calda riguarda il deprezzamento e la scarsa liquidità delle azioni delle popolari, in particolare Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ma con qualche caso relativo anche alla Banca di Cividale. Una partita, quella delle popolari, che Federconsumatori sta seguendo con crescente attenzione non solo in Fvg, come ha segnalato il presidente nazionale Rosario Trefiletti intervenendo al congresso regionale di ieri, tenutosi all'Abbazia di Rosazzo. Ma Federconsumatori non è solo vertenze: punta ad essere anche protagonista di una battaglia «politica» per il consumo consapevole e la responsabilità sociale di consumatori e imprese. «E per riuscirci - spiega Puschiasis - diventa fondamentale il ruolo del web, per consentire alle nostre battaglie di essere "virali" e aggregative». Da qui il nuovo sportello digitale, un progetto pilota a livello nazionale, e la campagna on-line contro il digital divide, «un problema troppo spesso dimenticato - denuncia ancora la presidente - in una regione dove 36 Comuni non sono coperti dalla Adsl e altri 40 lo sono solo parzialmente».

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Il Gazzettino