Falsa dipendente delle Poste si mette in tasca mille euro

Falsa dipendente delle Poste si mette in tasca mille euro
CRIMINALITÀROVIGO Stesso copione messo in scena a cinque minuti di distanza in due frazioni. Nella mattinata di venerdì due famiglie anziane sono state visitate da truffatori,...

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CRIMINALITÀ
ROVIGO Stesso copione messo in scena a cinque minuti di distanza in due frazioni. Nella mattinata di venerdì due famiglie anziane sono state visitate da truffatori, con due diversi esiti.

IL TENTATIVO
Alle 10 una donna ha suonato al campanello di una coppia di anziani in via Ghirardini, a Granzette. Ad aprire la moglie, di 86 anni. La donna le ha ha spiegato di essere una dipendente inviata dalle Poste per effettuare un controllo sui contanti della pensione della signora e su quella del marito. L'anziana ha subito annusato l'aria di truffa, per un motivo fondamentale: il marito non è titolare di pensione, così ha cacciato via la donna senza aprirle e subito dopo ha chiamato il 113.
IL COLPO
Non ha un lieto fine, invece, la storia dell'anziana residente in via Capitello, di 89 anni. Anche qui stesso disco: alle 10.05 di venerdì una donna suona al campanello e si spaccia per dipendente delle Poste, venuta di persona a controllare la pensione dal momento che «potrebbe esserci un problema». Racconta una storia plausibile e l'anziana alla fine è persuasa a farla entrare. Una volta entrata in casa la truffatrice spiega di dover effettuare personalmente un «controllo burocratico» sui contanti e si fa consegnare tutte le banconote presenti in casa. Se ne va poco dopo con il portafoglio dell'anziana e con un bottino di mille euro in contanti. Ad attenderla, fuori dalla casa, un'auto privata con un complice a bordo. All'anziana non è rimasto che chiamare la polizia per sporgere denuncia.
LA BANDA

Per la distanza di diversi chilometri e le differenti descrizioni delle due truffatrici, ma l'identica tecnica, si pensa a una banda che venerdì ha visitato la città prendendo di mira persone anziane e deboli. La questura, che continua a tenere incontri di informazione destinati agli anziani, li invita a non farsi abbindolare da persone che si fingono dipendenti di enti pubblici o di società di servizi. Per esempio, gli impiegati delle Poste non verificano le pensioni a domicilio.
Roberta Paulon
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Il Gazzettino