Ex Provincia il Prisma diventa un auditorium

Ex Provincia il Prisma diventa un auditorium
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IL PROGETTO
TREVISO Dell'ex Provincia di viale Cesare Battisti è rimasta in piedi solo la palazzina con la sala prisma e la sala Marton. Così, secondo gli accordi tra Comune di Treviso e Numeria srl, oggi proprietaria dell'area, questo manufatto sarà restituito a Ca' Sugana dopo un accurato restauro. Anche il busto dell'ex presidente della provincia, Bruno Marton, verrà ricollocato a fine lavori e di fatto traccerà il legame tra uso antico e vocazione attuale dell'area. I tempi sono ancora incerti. Quel che si sa è che il Comune vorrebbe farne spazi polivalenti da destinare ad auditorium e sala conferenze. «L'accordo prevede che queste sale vengano restituite al Comune - conferma l'assessore al bilancio Alessandra Gazzola - ma è troppo presto per definire modi e tempi. Quel che è certo è che per contratto dovranno esserci date in completo restauro secondo le indicazioni del Comune».

Nell'alienazione del lotto infatti, la preoccupazione di Ca' Sugana è stata quella di mantenere un ponte con la memoria del luogo. «Saranno due spazi che metteremo a disposizione dei bisogni della comunità- riferisce Gazzola - dovremo però fare un piano oculato per gestirne mantenimento e spese vive, perchè i nuovi spazi entreranno nel novero degli stabili che il Comune deve gestire con le medesime risorse. Ma saranno senza dubbio luoghi funzionali alle molte attività della città».
LA FIRMA

Il progetto di riqualificazione, firmato dallo studio Costa di Roma e dall'ingegnere trevigiano Giulio Contini, è vocato solo al residenziale, con una potente ispirazione al palazzo storico. In tutto si parla di oltre 50 appartamenti che ai piani alti saranno attici luxury, ma in tutto il resto dell'edificio puntano a dare nuovi spazi alle famiglie, offrendo appartamenti a due e tre camere da letto. «L'architettura- si legge nel progetto - plasma nelle sue forme un dialogo tra la memoria urbana dell'edificio dell'architetto Piccinato e la ricerca di un nuovo linguaggio». Verrà costruita così una struttura che racchiude al suo interno il volume del nuovo edificio: «I pilastri che attraversano l'intero prospetto, benchè vocati alla funzione strutturale, sembrano solo affiancarsi all'edificio; una sensazione amplificata dall'uso di materiali diversi». La scansione regolare dei prospetti tramite i pilastri conferisce una verticalità ed una snellezza che alleggerisce l'intero volume.
E. F.
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Il Gazzettino