Ex Prandina: un park da 500 posti

Ex Prandina: un park da 500 posti
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IL CAMBIO
PADOVA Nella sua vita la Prandina ne ha viste tante. Nasce come monastero benedettino e diventa caserma sotto Napoleone, nel 1810. In tempi recenti è stata anche un villaggio per i profughi quando nell'estate del 2014 il prefetto Patrizia Impresa non sapeva più dove metterli scatenando l'ira dell'ex sindaco Bitonci. Ora però avrà un futuro di primo piano. Nel protocollo firmato dal sindaco con l'Agenzia del Demanio «tornerà in possesso del Comune che ne farà un grande parcheggio da 500 posti a servizio del centro storico. Ho un sogno: sostituire quello di piazza Insurrezione» ha detto ieri Giordani. «E anche così che Padova diventerà una città europea, rivitalizzando l'asse di corso Milano. Faremo un concorso di idee, coinvolgeremo la città. E le cose più belle saranno tradotte in un progetto. Abbiamo anche l'idea di utilizzare i parcheggi sotterranei in centro per portare più auto senza togliere i diritti acquisti dai cittadini».

LA PERMUTA
Anche questo a suo modo è un annuncio storico. Almeno quattro sindaci negli ultimi vent'anni avevano provato ad avere la disponibilità del bene. Giustina Destro voleva farci l'auditorium, e da ultimo Bitonci aveva avviato serrate trattative per scambiare l'area con quella della caserma dei Vigili del Fuoco dove lo stato paga 800mila euro l'anno ad un privato. Il Comune la acquisiva in cambio di questa.
Prima con Zanonato e nel 2013 con l'assessore all'Urbanistica Ivo Rossi poi sindaco reggente l'indicazione era ancora diversa. Alla Prandina sarebbe arrivato il parcheggio e anche i Vigili del Fuoco con la nuova caserma.
Oggi invece la Prandina è rientrata nella permuta che riguarda la questura che traslocherà in via Anelli al posto delle palazzine un tempo supermercato della droga. Il Demanio quando si parlava di cartolarizzazione dei beni pubblici l'aveva stimata in 14 milioni di euro. Evidentemente visto che le previsioni di cubatura sono vicine, tanto deve valere anche l'area di via Anelli.
LE MURA

Ma l'area non sarà solo un parcheggio, anzi diventerà uno degli strumenti più importanti per la valorizzazione della Mura. Per capire che cosa ne sarà dobbiamo rifarci alle dichiarazioni che ci ha reso Fabio Bordignon del Comitato Mura appena una decina di giorni fa davanti all'assessore Micalizzi: «Abbiamo elaborato un piano, consegnato al Comune, che permette di recuperare il tratto di mura compreso tra i bastioni Savonarola e San Prosdocimo ed i bastioni stessi, migliorando al contempo la viabilità della zona. L'attuale via Orsini che corre per 400 metri lungo il muro della caserma è stata realizzata rimuovendo il terrapieno interno alle mura. Noi proponiamo lo spostamento della strada all'interno della caserma nella sua sede originaria, che ancora esiste ed è diventata la via principale interna alla caserma. Gli edifici della Prandina sul lato ovest non sono storici e possono essere facilmente eliminati. In questo modo si potrebbe collegare l'area verde esistente, ma poco sfruttata, sul Bastione Savonarola con quella del San Prosdocimo dando vita ad un prolungamento del Parco delle Mura». É molto probabile che questa sarà l'idea guida del Comune.
Mauro Giacon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino