25 APRILETREVISO Un 25 aprile in Restera, nell'area delle scuole Volta, al grido di Mai più fascismi. È la mobilitazione lanciata dal centro sociale Django e dall'Anpi Treviso...
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TREVISO Un 25 aprile in Restera, nell'area delle scuole Volta, al grido di Mai più fascismi. È la mobilitazione lanciata dal centro sociale Django e dall'Anpi Treviso assieme ad altre associazioni: Binario 1, Rete degli studenti, coordinamento studenti medi, comitato no Pedemontana, La Pulperia, coordinamento Lgbte, Casa dei beni comuni, Adl Cobas, Talking Hands e Uaar. «Invitiamo tutti sia a sottoscrivere l'appello Mai più fascismi promosso dal'Anpi sia a ritrovarci nel pomeriggio del 25 aprile in Restera, presso le scuole volta spiegano da Django per festeggiare insieme la Liberazione dal nazifascismo con musica, spettacoli e socialità. Per far valere una narrazione differente, quella che parla di aggregazione e non di isolamento, di solidarietà e non di paura, di diritti e non di degrado».
La stella cometa è quella dell'antirazzismo. «Assistiamo a un processo in cui disagio e malessere sociale vengono incanalati in soluzioni razziste e xenofobe, che si traducono nella retorica della guerra fra poveri, del prima gli italiani e in generale in protezionismi e accesso differenziale ai diritti mettono in chiaro alla crisi, che senz'altro esiste ed è alimentata da precarietà e insicurezza esistenziale, vogliamo rispondere con parole d'ordine che ci appartengono, che sono quelle dei diritti per tutti, dell'eguaglianza, di un ambiente sano, di spazi pubblici condivisi e aperti, del diritto alla salute e all'istruzione, non accettando di trattare il tema della povertà come un problema di ordine pubblico e di giocare la partita sul terreno della lotta al degrado». «Per questo crediamo che il 25 aprile debba essere un'occasione imprescindibile per mobilitarci e portare in piazza le istanze che rivendicano solidarietà e giustizia sociale concludono riaffermare l'estrema attualità e la fondamentale importanza dell'antifascismo, l'antirazzismo e l'antisessismo».
M.Fav
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino